In particolare, la Slovacchia sarà responsabile del fondo fiduciario della Nato, aperto di recente, per l’eliminazione degli ordigni esplosivi e lo sminamento del territorio. L’operazione, per la quale la Slovacchia si è offerta volontariamente, dovrà far piazza pulita degli effetti negativi della presenza in Ucraina di migliaia di soldati russi e di unità militari dei separatisti del Donbass che si sono a lungo scontrate con l’esercito regolare di Kiev.
Kiska ha sottolineato che oltre 600 persone sono rimaste uccise, e altre 2.000 ferite a causa dello scoppio di ordigni abbandonati e spesso obsoleti. La Slovacchia ha esperienza nel risanamento e sminamento e ha preparato nel 2014 e 20158 decine di soldati a questo scopo. Il ministero degli Affari esteri slovacco ha contribuito con la somma di 50.000 euro al fondo di cui ora è garante, e si attende che diversi altri paesi non tarderanno ad aderire all’iniziativa.