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Storti.I giovani tunisini cercano lavoro

| Scritto da Redazione
Storti.I giovani tunisini cercano lavoro

I tunisini ospiti della Caritas di Cremona cercano lavoro ( di Gian Carlo Storti)
Siamo stati alla Casa dell’accoglienza della Caritas di Cremona a parlare  con Don Pezzetti sulle condizioni dei giovani tunisini ospiti.
Le riflessioni di Don Antonio sono sempre “ alte” ed “unificanti”. Come potete sentire dal video lo spirito d’accoglienza non è solo religioso ma civico.
Non demonizza “l’invasione” e reputa assolutamente normale il dovere dell’accoglienza di questi “giovani ragazzi che non pretendono nulla”.
I motivi della loro fuga dalla Tunisia sono chiari come il cielo.
Sono alla ricerca di un mondo migliore ed appena hanno avuto l’occasione se ne sono venuti in Europa. Molti sperano di andare in Francia dai parenti.. ma per gli altri che non hanno nessuno  il futuro sarà difficile,molto difficile.

Parlando con Don Antonio delle contraddizioni dei “ cattolici leghisti” egli individua subito il cuore del problema: è la non conoscenza delle persone che porta al rifiuto. Se si conoscessero queste persone, in carne ed ossa, umili, miti anche il leghista si batterebbe per far si che abbiamo il permesso di soggiorno.
Abbiamo poi conversato con un gruppo di giovani.  Kaiss faceva da interprete ( francese-arabo) ed il quadro che ne esce  è semplice e crudo.
Con la caduta del regime tunisino, che impediva le partenze, sono venuti meno i controlli ed in molti ( solo coloro che hanno racimolato, in diverso modoo, 1500-2000 euro) sono riusciti nell’impresa.
Circa 30 ore di navigazione su carrette del mare..
Lo sbarco a Lampedusa è stato contemporaneamente la realizzazione di un sogno ed una grande delusione.
Come racconto un ragazzo, in un italiano stentato, sono stati accolti male e trattati peggio.
Si aspettavano di più dalla sognata Europa.
Ora hanno capito che hanno un permesso di soggiorno per sei mesi..E dopo che succederà?
Non sono venuti qui per essere sfamati e per dormire. Vogliono lavorare, anche fare lavori umili anche se alcuni di loro sono altamente specializzati ( meccanici,montatori ecc.)
Chiedono lavoro, non carità. Lavoro per diventare “ cittadini” , per aiutare le loro famiglie rimaste in Tunisia.
L’accoglienza della Caritas è stata è ed splendida..ma sarà in grado la comunità cremonese di offrire loro un lavoro che consenta a questi giovani di vivere un futuro migliore?
Loro stessi ed anche Don Antonio lanciano questo appello: diamogli lavoro.
Noi lo rilanciamo sul sito e lo rivolgiamo a tutte le organizzazioni datoriali.
La migliore  accoglienza è quella di fornire loro un lavoro ed una speranza di vita.

Gian Carlo Storti

Per i video clicca qui:
https://www.welfarenetwork.it/tunisini-a-cremona--20110421/

Cremona 20 aprile 2011

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