«E’ una questione di diritto di cittadinanza — osserva la Bertoletti della Cgil di cremona —. Devono poter usufruire del servizio anche i bambini appartenenti a famiglie che hanno problemi. Disuguaglianze tra i bambini, che non hanno colpe, secondo noi sono inaccettabili. Non vogliamo che siano fatte differenze tra bambini. Desideriamo avere garanzie al riguardo».
Lunedì 3 novembre, alle 17, in municipio, Cgil-Cisl-Uil incontreranno il sindaco Filippo Bongiovanni per parlare del ‘caso’ dell’esclusione dal servizio della mensa scolastica di una quarantina di famiglie, con figli frequentanti soprattutto le classi a tempo pieno della scuola primaria (ma sono coinvolti alunni anche alla materna e alle medie).
Com’è noto si tratta di famiglie con ‘inevasi’ nel pagamento delle rette piuttosto consistenti che sono state chiamate ad accettare un piano di rientro e sono state messe anche davanti all’impossibilità di continuare a far usufruire i propri figli dei pasti fino a che la situazione debitoria nei confronti del Comune non si fosse normalizzata.
fonte: cgil cremona