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Superti. Cremona ed il 150° d'Italia Unita

| Scritto da Redazione
Superti. Cremona ed il 150° d'Italia Unita

Ci sono accadimenti e ricorrenze nella vita di un popolo che  non possono passare sotto silenzio o passare  fra  notizie e celebrazioni di seconda mano.
Fanno parte della cultura comune anche se alcune frange o movimenti  credono di minimizzare i fatti con delle semplici prese di posizione o “sparate” di vario genere: è una questione di stile o , se si vuole, di opportunità.
I fatti accaduti durante la celebrazione ufficiale in Comune hanno lasciato una brutta traccia fra il “ comune sentire” della gente di Cremona.
Lega o non lega è lecito pensare che anche  molti dei cittadini che hanno votato per questo partito non abbiano molto condiviso l’atteggiamento dei suoi rappresentanti in consiglio comunale.
In sintesi questi signori hanno mancato di rispetto sia alla gente comune sia alla storia del nostro Paese : i caduti per un ideale tanto nobile sono la testimonianza dovuta alla sacralità delle celebrazioni.
Le cose nel tempo possono anche mutare ma non per opportunismi di basso profilo .
I fatti a venire sono nelle nostre mani ma il passato è passato e la storia ( quella vera) non cambia : sta tutto scritto.
Chi non ha fiducia nelle elaborazioni nostrane  può sempre fare ricorso ai libri di Mack Smith , storico inglese specializzato nella storia italiana dal Risorgimento in poi : avranno molto da imparare.
Ma l’attenzione della gente di Cremona , questa volta  come non mai , si è accentrata sull’atteggiamento del Sindaco della Città.
L’uomo della strada , o della piazza, ha notato la mancata celebrazione , in forma popolare e diffusa, della ricorrenza  del 150°.
Che io sappia ,il giorno del 17 marzo 2011 , un nutrito gruppo  di organismi ed associazioni varie   avevano  organizzato una propria manifestazione da svolgersi nel cortile Federico secondo di Hohenstaufen.
Forse gli uomini della Lega non sanno chi è stato lo “ stupor mundi”: così venne chiamato il nipote del Barbarossa.
In sintesi lo posso dire io : è stato colui che a Cortenuova di Bergamo , il 22 novembre 1237,ha steso sul campo seimila morti  appartenenti alla formazione della “Lega Lombarda” del tempo.
Il carroccio ( detto “carozino”)di allora venne catturato e mandato , in dono al Papa, a Roma, come dono  e trofeo  di guerra.
Sarà anche l’aria del “cortile” poco respirabile per la Lega  ma tutti hanno notato la loro assenza.
Ma ciò che la gente ha più notato è stata l’assenza del Sindaco Perri.
E’ vero, non era una manifestazione ufficiale del Comune.
La celebrazione era stata fatta durante il consiglio comunale di qualche giorno prima.
Ma vista la piega che aveva assunto quella celebrazione, molti cremonesi si aspettavano di vedere anche il sindaco : magari per pochi minuti,bastava poco.
Così non è stato.
Che il sindaco abbia delle difficoltà in Consiglio , ormai tutti lo sappiamo.
Forse ha perso una buona occasione per riprendere il contatto con la gente comune  che ,a volte , risulta più importante degli organi ufficiali. 
Sappiamo che il sindaco Perri , per chiara fama, ha goduto di apprezzamenti anche in campo opposto: ora resta da vedere se sarà ancora possibile.   
Ora credo che il sindaco Perri si debba più preoccupare della sua popolarità che non dei “piccoli” transfughi che lo hanno messo in crisi : la storia, quella vera non appartiene a piccole entità in fibrillazione.
Io personalmente potrei anche sbagliarmi , ma il popolo , se viene tradito nei suoi sentimenti più diffusi, potrebbe cambiare nei suoi atteggiamenti pregressi.
Il sindaco resta sempre , se vuole, il punto di riferimento di una città unita nei suoi sentimenti ritenuti di larga condivisione.
O  mi sbaglio !! ??.
Cordialità e buon lavoro.
MARIO SUPERTI CREMONA   

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