Giovedì, 19 settembre 2024 - ore 05.54

#WelLbri Presentazione del libro d’esordio di Elisa Rovesta

Si tratta di un romanzo che descrive, in modo puntuale e tagliente, i personaggi della società in cui viviamo

| Scritto da Redazione
#WelLbri Presentazione del libro d’esordio  di Elisa Rovesta

#WelLbri Presentazione del libro d’esordio  di Elisa Rovesta

Si tratta di un romanzo che descrive, in modo puntuale e tagliente, i personaggi della società in cui viviamo, mettendo in evidenza le contraddizioni tra i rapporti umani, l’esteriorità e le “nuove professioni”.

L’influencer, il manager che conosce le soft skills, il nutrizionista incazzato, la psicologa che esalta la bellezza interiore, la single che sta bene così, la coppia implicata in un amore tossichino: l’autrice, con ironia e spirito d’osservazione, scrive racconti in cui “non succede niente”, ma che tracciano una descrizione perfetta del palcoscenico su cui siamo costretti a muoverci ogni giorno.

Da un’indagine britannica risulta che ben due giovani su tre, oggi, sognano di diventare influencer, segno di quanto i tempi siano cambiati e di quanto i social abbiano preso il sopravvento sulla vita reale, divenendone parte integrante, ma forse non integrabile.

IL LIBRO D’ESORDIO DI ELISA ROVESTA “FATTI DI UMANI. RACCONTI IN CUI NON SUCCEDE NIENTE” È UNA PUNTUALE E TRAGICOMICA DESCRIZIONE DELLA SOCIETÀ MODERNA

Una lettura leggera, avvincente e ricca di descrizioni di stereotipi con i quali ognuno di noi, nel corso della vita, avrà dovuto relazionarsi. Con il suo stile sottile e arguto, l’autrice Elisa Rovesta riesce a tenere il lettore attaccato alla narrazione che scorre veloce e realistica e risulta, solo all’apparenza, superficiale e vuota. Da uno studio effettuato dalla Royal Society for Public Health britannica è stato evidenziato quanto i social network influenzino le nostre vite e le nostre scelte. I casi di depressione e ansia causati dai Social negli adolescenti e nei ragazzi sono aumentati del 75% negli ultimi 25 anni. L’apparenza impera e plasma la società. Al punto che due ragazzi su tre, oggi, sognano di diventare influencer.

Genere: Romanzo

Editore: Il Rio

Formato Brossura

Pagine 148

ISBN 9791259890337

Prezzo: € 14.00

Chi non è mai stato vittima di un amore tossichino? E chi non ha un’amica, fidanzata con un uomo dal dubbio gusto, che sul tavolo di casa ha una tovaglia cerata coi fiori opachi? E chi non va in compagnia di amici e colleghi sulle spiagge di Milano Marittima e/o di Cervia, che dir si voglia, per trascorrere i weekend estivi?

Una serie di racconti, inanellati uno dietro l’altro, danno vita a un palcoscenico tragicomico, su cui si muovono con nonchalance personaggi di varia natura, vere e proprie maschere della società moderna, che diventano, a loro modo, icone. Stereotipi che, però, esistono davvero e vivono, comunicano, si relazionano. Ogni racconto contiene dei rimandi letterari che permettono di comprendere la formazione dell’autrice.

Questi racconti, seppur nati dall’idea dell’autrice come piccole pillole innocue “in cui non succede niente”, diventano, parola dopo parola, descrizioni puntuali, insieme tremendamente lucide e solo apparentemente ironiche, che descrivono una società contemporanea che non sa in cosa credere o, forse peggio, crede fermamente nei valori proposti dai social e dalle mode: i personaggi appaiono, così, superficiali, finti, vuoti, lontani dalla capacità di immergersi nei valori tradizionali che sono stati il fondamento della società occidentale. Un assaggio amaro dei nuovi miti e delle nuove icone che ci guidano: amaro e attento, seppur ironico e apparentemente semplice (a seguire, la descrizione di alcuni capitoli e personaggi).

Cosa deve fare l’uomo moderno per essere felice? Come può continuare a soddisfare i propri bisogni? Anche dalle pagine scritte da Elisa Rovesta si percepisce la profonda frattura tra realtà dei fatti e idea sublimata di una perfezione che non esiste, bisogni da soddisfare e da raggiungere, idee di appartenenza e desiderio di essere accettati. Da uno studio effettuato dalla Royal Society for Public Health britannica è stato evidenziato quanto i social network, ad esempio, influenzino le nostre vite e le nostre scelte. Dai dati di questa ricerca è stato messo in evidenza come in Gran Bretagna i casi di depressione e ansia causati dai Social negli adolescenti e nei ragazzi siano aumentati del 75% negli ultimi 25 anni. L’apparenza impera e plasma una società nuova. Al punto che due ragazzi su tre, oggi, sognano di diventare influencer. In allegato, a fine comunicato, la sintesi di alcuni capitoli e la descrizione di alcuni personaggi.

"LA SINDROME DELLO SPUGNATO GIALLO"

Quanti uomini conosciamo, professionisti ammirati, invidiati, seguiti e ricercati… Quante volte abbiamo sperato che lui, proprio lui, ci rivolgesse la sua attenzione perché sicuramente avremmo avuto il privilegio di imparare qualcosa, carpire un prezioso segreto, scendere nella più profonda filosofia nascosta riservata agli eletti.

E invece no. Non succede niente. E lui, proprio lui, scopri che ha un segreto da nascondere (di cui è altezzosamente fiero)… Lui, proprio lui… Lui è amante dello spugnato giallo. Le pareti di casa sua sono spugnate e gialle. Moda Anni ’90 che proprio non si addice a lui, proprio a lui.  Eppure lui vive lì, tra le pareti di casa spugnate di giallo.

Uno nessuno centomila, ma senza maschere. Non sono maschere, è una nuova parodia dell’umano che ci circonda. Elisa Rovesta descrive “Fatti di umani, racconti in cui non succede niente” ma che ci aprono le porte su analisi, che non vogliono analizzare, solo apparentemente superficiali. L’inconscio galleggia sopra. Sempre. In ogni singolo, interessante personaggio.

"IL MANAGER CHE CONOSCE LE SOFT SKILLS"

Daniel Goleman e l’intelligenza emotiva: la consapevolezza di sé, la capacità di gestire le emozioni, la motivazione, l’empatia e le abilità sociali. Il manager che ha letto Goleman porta la riga in parte, è spesso in debriefing, indossa un completo blu, ma sulle scarpe ci sarebbe qualcosa da ridire. Crede nell’inclusione e nelle diversità. No, no, pardon: nell’inclusion e nella diversity, così come crede nelle soft skills.

E non succede niente. Tu non sai se dire buongiorno o good morning, ma cosa cambia? Non conosce la prossemica, mica la insegna Goleman. Però ha consapevolezza di sé, gestisce le amozioni e… ha studiato tanto.

Elisa Rovesta descrive “Fatti di umani, racconti in cui non succede niente” ma che ci aprono le porte su analisi, che non vogliono analizzare, solo apparentemente superficiali. L’inconscio galleggia sopra. Sempre. In ogni singolo, interessante personaggio.

"LA TOVAGLIA CERATA CON I FIORI OPACHI"

Già soltanto immaginando una tovaglia cerata, la mente corre alla domenica mattina, rigorosamente alle 11.00 in un giorno di inizio primavera. Una sorta di scultura appiccicata al tavolo, come una colla che ogni anno è diventata più pesante, è lì. Ti aspetta. Ti riporta alla mente quella sensazione di freddo e appiccicoso che tra un attimo sentirai sul braccio, appoggiandolo alla tovaglia cerata con i fiori opachi. Una bella casa, quasi bella, un’amica mezza borghese che ti accoglie. È felice di vederti. E così, come nell’opera del Realismo Magico, quello splendido olio di Baccio Maria Bacci intitolato “Pomeriggio a Fiesole”, inizia una gara sulla goccia che presto farai cadere dal tuo bicchiere volutamente troppo pieno. È la prova che devi superare. Come i personaggi del quadro: annoiati, tranquilli, ognuno perso nei propri pensieri. Solo che nel quadro la tovaglia era di lino o, forse, di cotone. E tu, amico dell’architetto che conosce Palladio, pensi alla purezza del Rinascimento. Elisa Rovesta descrive “Fatti di umani, racconti in cui non succede niente” ma che ci aprono le porte su analisi, che non vogliono analizzare, solo apparentemente superficiali. L’inconscio galleggia sopra. Sempre. In ogni singolo, interessante personaggio.

"L’AMORE TOSSICHINO"

Non è esattamente amore tossico. O meglio, lo è, ma solo in parte, perché anche se fa male, insieme fa anche bene. Non è esattamente patologico, né violento. Ci mancherebbe. Soltanto che lei, accettando di uscire con lui e dicendo un semplice “sì”, ha firmato la sua condanna. E quel “sì” se lo porterà dentro per sempre. Soltanto che ancora non lo sa. E se l’amore vero è accettazione di sé, loro invece vogliono cambiare l’altro per cambiare se stessi. Perché in fondo si stanno sulle palle. Non è amore, è una sfida che porta inevitabilmente a nulla. Non succede nulla. O meglio, succede molto: battiti di ciglia da interpretare, parole pronunciate sottovoce, poca chiarezza. Donne che amano troppo? O uomini che amano troppo poco… E poi il ghosting, che in una relazione tossichina non può mancare. E poi un “Come stai?” per riaprire i giochi. E John Keats lo aveva descritto bene l’amore impossibile. Ma almeno era romantico. Qui è soltanto tossico. Cioè… Non proprio tossico perché implicherebbe la forza di scegliere. È tossichino…  Giusto per restare sempre a metà. Però si vogliono bene.

Elisa Rovesta descrive “Fatti di umani, racconti in cui non succede niente” ma che ci aprono le porte su analisi, che non vogliono analizzare, solo apparentemente superficiali. L’inconscio galleggia sopra. Sempre. In ogni singolo, interessante personaggio.

"INFLUENCER E/O ASPIRANTI TALI"

Lei è bella. Punto. Sicura di sé da far invidia a chiunque. Quando va dal SUO parrucchiere non ha nemmeno bisogno di spiegare ciò che desidera. Le loro menti sono in sintonia, sanno già tutto ancor prima di iniziare. Lei è bella, di quella bellezza non esattamente classica ma moderna. Non una statua greca, insomma, ma una influencer che influenza. Non ha nemmeno bisogno di parlare. È sufficiente la sua presenza per influenzare. Il parrucchiere, abbagliato dalla sua bellezza e allo stesso tempo così sicuro delle sue abilità, la modella come fosse creta sotto il tocco divino di un dio. Et voilà… la perfezione. Lei è felice. Lui è soddisfatto. Il tutto viene immortalato in un selfie che farà milioni di visualizzazioni in pochi minuti. Chissà come sarà fiero di lei il suo nutrizionista (sempre incazzato). Lei lo sa… Noi comuni mortali, invece, spieghiamo per filo e per segno l’acconciatura che vorremmo. Ore di attesa, di colore, di lavaggio, di pazienza… Il risultato non è esattamente quello che avevamo in mente, ma vabbè… mica siamo influencer… Come magari prima di entrare in ufficio una stories la posto anch’io col mio nuovo taglio. Qualcuno si è accorto che sono andata dal parrucchiere?

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