Sabato, 05 ottobre 2024 - ore 09.08

Zoltak a Cremona Lasciare un messaggio al figlio: la vita è speranza ! di Angelo Garioni

Caro direttore, mi permetta di esprimere un grazie e fare una piccola riflessione. Per primo ringrazio S.J. Zoltak, sopravvissuto alla Shoah, e il figlio Larry che ci hanno raggiunto a Cremona.

| Scritto da Redazione
Zoltak  a Cremona Lasciare un messaggio al figlio: la vita è speranza ! di Angelo Garioni

Un sogno condiviso e realizzato insieme a Monica Feraboli e Roberta Aglio Bibliotecarie del Seminario, efficientissima istituzione culturale cremonese. Zoltak a luglio ci avvisò che nel viaggio di ritorno da Israele, dove avrebbe assistito ad un matrimonio di famiglia, sarebbe passato da Milano per salutare la tomba del padre al Musocco. L’occasione era ghiotta e ne nacque subito l’invito a rivisitare i luoghi cremonesi dove visse per ben due anni la sua difficile adolescenza. Immediatamente pensammo di coinvolgere la cittadinanza.

A fine agosto Sidney ci scrisse che l’avrebbe raggiunto il figlio Larry proveniente da Montreal. Sidney ardentemente voleva fargli visitare Cremona. Larry ha alloggiato in Italia per soli tre giorni. Eravamo in poche persone a saperlo. Quindi, quando a metà mattina, durante la conferenza con gli studenti, la voce rotta di Sidney ringraziava il figlio per averlo accompagnato in città, abbiamo realmente capito l’intimo significato di questa visita. Lasciare un messaggio al figlio: la vita è speranza. Le parole dette in quella magnifica mattina da questo uomo che ha affrontato la morte e il male, ha sofferto la perdita del proprio mondo, sono state semplici e incisive: ‘La mia testimonianza è un dovere per tutti i miei amici che non sopravvissero allo sterminio’. Bambini e ragazzi che dovevano e potevano avere un futuro. Mettiamoci per un momento nei panni di Sidney. Rimasto solo, avrà pensato spesso alla propria fortuna. Ma perché questo dono solo a lui? L’avrà fatta mille volte questa riflessione... Il suo racconto è il vero dono prezioso che ci offre la Storia. Quella giornata era dedicata ai ragazzi cremonesi. Avranno letto mille volte con i propri docenti la storia della Shoah, avranno visto mille filmati, testimonianze, dialoghi ma la potenza del racconto di un testimone lascerà in molti di loro per sempre un ricordo vivido, un insegnamento morale indelebile. Sidney ci ha raccontato soprattutto il ‘dopo’. Dopo la morte rimanevano in vita questi orfani. Da tutto questo nasce un grido e una speranza per tutti noi: mai più! Per questo ringrazio le persone che hanno partecipato a questo piccolo grande evento nella fine estate del 2016. (...)

Angelo Garioni (Cremona)

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