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A Milano SAN RAFFAELE- OGGI I LAVORATORI IN COMMISSIONE

ROZZA E BORGHETTI (PD):”PEGGIORARE I CONTRATTI ABBASSA IL LIVELLO DEL SERVIZIO.

| Scritto da Redazione
A Milano SAN RAFFAELE- OGGI I LAVORATORI IN COMMISSIONE

A Milano SAN RAFFAELE- OGGI I LAVORATORI IN COMMISSIONE

ROZZA E BORGHETTI (PD):”PEGGIORARE I CONTRATTI ABBASSA IL LIVELLO DEL SERVIZIO.

LA REGIONE PREVEDA PER LE  STRUTTURE ACCREDITATE TUTTO QUANTO PREVISTO DAL  CONTRATTO’ PUBBLICO”

“Peggiorare i contratti abbassa il livello del servizio e  rischia di far fuggire  le migliori professionalità”. Ad affermarlo sono il vicepresidente del Consiglio regionale, Carlo Borghetti e la  consigliera regionale Carmela Rozza (PD), a seguito dell’audizione tenuta oggi in commissione sanità dei rappresentanti sindacali dei lavoratori e della direzione del personale dell’ospedale San Raffaele di Milano, per discutere della  decisione della proprietà, il Gruppo Rotelli, di cambiare i contratti, passando a quello della sanità privata.

 “Si tratta -affermano i consiglieri dem- di una scelta sbagliata, che suona punitiva verso operatori che hanno lavorato con totale abnegazione per la cura e il superamento dell’emergenza Covid. Ma suona anche  del tutto sbagliata in un IRCCS, un Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, che ha sempre potuto contare su professionalità di altissimo livello che, come tali, se saranno cambiate le condizioni contrattuali, sceglieranno la fuga e potranno farlo a seguito dell’ondata di nuove assunzioni nella sanità pubblica”.Aggiunge la consigliera Rozza:” A quel punto che farà il San Raffaele? Dovrà recuperare personale in America latina?”.

“La direzione del personale- sottolineano i consiglieri dem- non ha lasciato spazi alla trattativa e ha cercato di sminuire le differenze tra i due contratti, differenze che sono in realtà sostanziali, come hanno evidenziato i sindacati. Oltre alla maternità e alla cura dei figli ci sono differenze negli orari di lavoro, nelle ferie e nelle indennità che compongono lo stipendio finale. Non è accettabile. Chiediamo che la Regione , in questa fase di revisione del sistema sanitario, preveda  tutto quanto previsto dal contratto di sanità pubblica  tra i  requisiti richiesti per l’accreditamento”.

Milano, 22 luglio 2020

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