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Adolescenza. Da Milano a Roma. Il progetto autostima aiuta ad amarsi di più

Gli psicologi dell’Accademia Pons nelle scuole milanesi e romane con il sostegno di Unuliver per incontrare e dialogare con 700 adolescenti.

| Scritto da Redazione
Adolescenza. Da Milano a Roma. Il progetto autostima aiuta ad amarsi di più

Da Milano a Roma con un progetto sull’autostima per aiutare le ragazzine ad amarsi di più. Il Comune di Milano, l’Accademia di Formazione in Arti e Prassi Psicologiche – Pons, Uniliver (proprietaria del marchio Dove ) sono scese in campo portando nelle scuole primarie di secondo grado della città un programma di incontri dedicati alla percezione ed all’accettazione del proprio sé da parte delle adolescenti e come queste condizionano la loro vita quotidiana. In base ad una ricerca internazionale compiuta da Uniliver il 60 per cento delle ragazze tra i 15 e i 17 anni evita normali azioni quotidiane come andare dal dottore, fare sport o farsi interrogare a scuola perché si sente a disagio nel proprio corpo.

Dell’esperienza compiuta nelle scuole di Milano se ne è paralato oggi a Palazzo Marino in occasione del passaggio di testimone a Roma che da questo mese ha accolto il progetto in alcune delle proprie scuole coinvolgendo 500 ragazzine.

L’esperienza del progetto sull’autostima è frutto della collaborazione tra il pubblico e i privati rappresentati dall’Accademia Pons con i suoi professionisti e da Uniliver che ha sostenuto concretamente la presenza nelle scuole e gli studi connessi al focus sulle adolescenti. Una sinergia sempre più presente a Milano nel campo del Welfare e che ha permesso di realizzare iniziative e nuovi servizi altrimenti non possibili.

“Un anno fa – ha ricordato l’assessore alle Politiche Sociali e Cultura della Salute, Pierfrancesco Majorino – abbiamo accolto la richiesta di patrocinare questo progetto certi che potesse essere un sostegno per le ragazzine nel delicato momento dell’adolescenza. Attraverso questo progetto, curato dagli psicologi dell’Associazione Accademia Pons di Milano, è stato offerto un percorso di accompagnamento verso questo obiettivo, fatto ancora più significativo perché avvenuto a scuola dove quotidianamente il confronto con i compagni rappresenta il primo banco di prova della propria autostima. Questo progetto nasce dalla positiva collaborazione tra pubblico e  privato, una formula vincente che permette di realizzare progetti dove non sarebbe possibile intervenire per mancanza di risorse”.

Un avvicendamento tra Milano e Roma così salutato così salutato da Alessandra Cattoi, Assessore a Scuola, Infanzia, Giovani e Pari Opportunità di Roma Capitale: “Il fatto che due città così importanti abbiano adottato questo progetto dimostra quanto sia sentita l’esigenza di rafforzare l’autostima delle ragazze e dei ragazzi, soprattutto in un periodo così delicato come quello adolescenziale. Ringrazio per averci proposto questa bella iniziativa che ci permette di coinvolgere circa 500 studenti delle seconde e terze classi della scuola media, per aiutarli a scoprire le loro potenzialità, incoraggiandoli a esprimere il più liberamente possibile il loro modo di essere, soprattutto senza paura di farlo di fronte ai propri coetanei. Il percorso sull’autostima è parte di un’ampia offerta formativa che accompagna il normale percorso scolastico e prevede anche numerosi progetti sulla salute dei giovani e la prevenzione dei possibili disagi che possono manifestarsi in età scolare”.

I dati emersi in Italia sono particolarmente significativi: otto ragazze su dieci non si sentono bene nel proprio corpo, a causa degli stereotipi imposti dai media, dalla società e a volte da se stesse: soltanto il 3% delle ragazze si ritiene bella, il 45% si definisce con reticenza carina, il 25% si preoccupa del proprio peso e il 36% dichiara che si sentirebbe più felice se fosse più bella. La ricerca dimostra inoltre come nel nostro Paese ci sia un collegamento diretto tra la sensazione d’inadeguatezza, la mancanza di autostima e l’insorgere di insicurezze che a volte rischiano di influire considerevolmente sulle semplici attività quotidiane. Il 52% delle ragazze Italiane non fa attività sportive, perché insoddisfatte del proprio corpo.

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