Sabato, 27 aprile 2024 - ore 11.28

ADUC Diritto aborto in Costituzione. Francia chiama Italia?

Crediamo che, se si usa onestà intellettuale e politica, quantomeno l’apertura del confronto in materia sarebbe auspicio di tutti i parlamentari

| Scritto da Redazione
ADUC Diritto aborto in Costituzione. Francia chiama Italia?

ADUC Diritto aborto in Costituzione. Francia chiama Italia?

Lo scorso 28 febbraio i senatori francesi, dopo che a fine gennaio l’Assemblea nazionale aveva fatto altrettanto, hanno votato a favore dell’inserimento in Costituzione della “libertà garantita” alle donne “di ricorrere all’interruzione volontaria della gravidanza”. Un voto (267 favorevoli, 50 contrari) decisamente bipartisan (1).

Si tratta del primo Paese al mondo a prendere una simile decisione. Un voto importante che, a livello mondiale riequilibra la decisione della Corte Suprema Usa che ha annullato la sentenza Roe v Wade nel giugno 2022, e dopo la crescita in Europa di alcuni movimenti che cercano di limitare il diritto all’aborto e alla contraccezione.

Il diritto all’aborto in Italia è riconosciuto sempre dalla metà degli anni 70, ma oggi, 2024, parlare di dirtto è un azzardo, visto che, a parte alcune “isole” felici, riuscire ad interrompere la gravidanza è un’impresa. Il problema maggiore è che, il diritto all’obiezione di coscienza per medici e personale sanitario, è diventato ostacolo all’esercizio del diritto: in molte città e regioni per abortire ci si deve sottomettere ad una sorta di turismo sanitario verso regioni (ad esempio Toscana e Piemonte) dove i problemi sono minori che altrove.

La Francia, come fu negli anni 70 del secolo scorso ché molto ci aiutò nella battaglia civile e parlamentare, ci potrebbe essere ancora maestra di diritto, di libertà e di vita.

La sostanza che dovrebbe/potrebbe essere affrontata anche qui è che non si tratta del diritto ad abortire in sé, ma che ogni donna è libera di disporre del proprio corpo come ritiene opportuno. La conseguenza sarebbe che amministrazioni e istituzioni, oltere all’attuale legge sul diritto all’aborto (spesso disattesa), avrebbero un ulteriore impegno nei confronti di Stato e Repubblica.

Crediamo che, se si usa onestà intellettuale e politica, quantomeno l’apertura del confronto in materia sarebbe auspicio di tutti i parlamentari e di tutti gli italiani.

1 - https://www.aduc.it/articolo/voto+storico+francia+senato+approva+inserimento_37251.php

Vincenzo Donvito Maxia - presidente Aduc

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