Non hanno interesse a muovere nulla i Comuni, che sperano che la questione cada nel dimenticatoio.
Non ha interesse il Governo, tanto più che siamo a fine legislatura.
E di rimborsi, per quanto ne sappiamo, non ce n'è traccia.
Qualche settimana fa consigliavamo ai cittadini, che hanno pagato più volte la quota variabile sulle pertinenze, di attendere . Il consiglio continua ad essere attuale, con un occhio però alla prescrizione, perchè il rimborso può essere chiesto entro 5 anni dal versamento e, considerato che molti comuni hanno commesso l'errore di calcolo anche per la Tares – applicabile nel 2013 – la scadenza dei cinque anni è alle porte, nel 2018.
Ognuno quindi segni sul calendario quando ha pagato la Tares 2013 perchè è da quel momento che decorrono i 5 anni per richiedere il rimborso al Comune, seguendo queste indicazioni .
Aduc nei prossimi mesi monitorerà la situazione e fornirà supporto a chi deve ottenere il rimborso. Per questo chiediamo ai cittadini di segnalarci se hanno ricevuto il rimborso, se hanno ricevuto dal Comune un diniego o – come temiamo - se il Comune non abbia risposto entro i 90 giorni previsti dalla legge.
Emmanuela Bertucci, legale, consulente Aduc