Al Teatro Ponchielli Cremona :Il principe ranocchio e l’incantesimo della strega Baswelia
Stagione di Prosa 2016/17 Un pomeriggio magico, allegro e spensierato quello della Befana! Una fiaba liberamente tratta dai fratelli Grimm Il Principe ranocchio, in scena al Teatro Ponchielli (venerdi 6 gennaio ore 16.00), che ci divertirà, ci farà commuovere e al contempo ci farà riflettere.
I biglietti sono in vendita alla biglietteria del Teatro, aperta tutti i giorni feriali dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 16.30 alle 19.30 (tel 0372 022001/02).
Questi i prezzi dei biglietti:
platea e palchi € 15,00 – galleria € 10,00 - loggione € 8,00
ridotto bambini e studenti €8,00
venerdì 6 gennaio ore 16.00 (fuori abbonamento)
COMPAGNIA BIT
Il principe ranocchio e l’incantesimo della strega Baswelia
personaggi ed interpreti
Frog
Marco Caselle
Lilian
Valeria Camici
Gerard
Umberto Scida
Baswelia
Lucrezia Bianco
Il Re
Saulo Lucci
Sybille
Marianna Bonansone
musiche Marco Caselle, Stefano Lori, Gianluca Savia
liriche Marco Caselle
coreografie Melina Pellicano
scene Renato Ostorero, Vanni Coppo
costumi Marco Biesta
effetti speciali Alessandro Marrazzo
sound design Fulvio Fusaro
light design Lorenza Pasquale
progetto grafico, video e sito web Peacock Srls
regia e libretto
Melina Pellicano
Dopo il grande successo del primo tour con oltre 30.000 presenze, ritorna a grande richiesta nei teatri italiani Il Principe Ranocchio, pronto di nuovo a far divertire ed emozionare davvero tutti! Liberamente tratto dalla fiaba dei Fratelli Grimm, con la regia e il libretto di Melina Pellicano, le musiche di Marco Caselle, Stefano Lori, Gianluca Savia, le liriche di Marco Caselle, il musical fin dalla prima scena appassionerà piccoli e grandi per condurli in un mondo magico, divertente e al contempo commovente, facendo così riflettere anche sul valore della diversità.
Note di regia di Melina Pellicano
Per l'adattamento della fiaba in musical ho riscritto la storia dandole uno sviluppo più ampio e inserendo personaggi originali non presenti nella versione dei Fratelli Grimm.
Nel riscrivere la storia ho voluto dare un caratterizzazione particolare ad ogni personaggio inventato, tanto da pensarli come dei caratteri da film d'animazione, con una forte personalità, caricaturali, ironici e con un tocco di follia che li rendesse meno umani e più eccentrici, come se fossero disegnati. Il risultato è uno spettacolo divertente e romantico al tempo stesso.
L’intento è stato quello di scrivere non solo una fiaba, come nella migliore delle tradizioni, ma anche e soprattutto di fare emergere l’ironia come elemento ricorrente di tutto lo spettacolo, attraverso personaggi ed aneddoti divertenti e imprevedibili.
Tutto ciò aiuta a sottolineare con leggerezza un tema di importanza sociale e quanto mai attuale: la diversità come valore, come ricchezza individuale e come tale potenzialità di ognuno e non come qualcosa di cui avere timore.
Ciò che non ci è famigliare ci fa paura e ci destabilizza, al contrario, se guardassimo con interesse alla diversità, potremmo scoprire delle possibilità che non farebbero altro che arricchirci.