Due compagnie aeree hanno riferito all’organizzazione per i diritti umani di aver ricevuto ordine di non accogliere a bordo cittadini del Sud Sudan, in particolare di sesso maschile.
Un’organizzazione non governativa ha denunciato che a un suo dipendente sud-sudanese è stato impedito di imbarcarsi su un volo diretto in Uganda.
“Questo atteggiamento da parte delle forze di sicurezza del Sud Sudan è del tutto inaccettabile. Le autorità devono rispettare il diritto alla libertà di movimento, compresa quella di lasciare il paese” – ha dichiarato Elizabeth Deng, ricercatrice di Amnesty International sul Sud Sudan.
“È assolutamente importante che le due parti in conflitto non ostacolino l’accesso sicuro dei civili a luoghi di riparo, sia all’interno che all’esterno del paese” – ha rimarcato Deng.
Migliaia di sud-sudanesi hanno raggiunto il confine meridionale del paese e cercano, per il momento invano, di varcare il confine con l’Uganda.
L’aeroporto internazionale di Juba ha riaperto il 12 luglio, dopo l’annuncio del cessate-il-fuoco arrivato dopo giorni di scontri tra le forze fedeli al presidente Salva Kiir e quelle del vice-presidente Riek Machar, che hanno causato centinaia di morti e migliaia di sfollati.