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Appuntamento con l'Europa con DI STEFANO direttore di Valori

Oggi, l’Europa sociale e dei diritti, percepita nel mondo come modello di civiltà, risulta indebolita economicamente e politicamente.

| Scritto da Redazione
Appuntamento con l'Europa con DI STEFANO direttore di Valori

A sei anni dalla crisi del 2008, l’Europa si presenta divisa, con un centro intorno alla Germania che è continuato a crescere ed ha mantenuto l’occupazione, e i paesi di periferia (i PIIGS) che sono diventati più poveri e disuguali, senza lavoro, con tagli pesanti alla spesa sociale  e con conseguenti gravi difficoltà per le imprese e la famiglie.

Le politiche di rigore imposte in questi anni dagli organi comunitari come terapia per uscire dalla crisi stanno producendo una recessione che pesa interamente sui ceti più deboli.

Stanno facendo nascere reazioni antieuropeiste che prospettano soluzioni di uscita dall’euro e dall’unità monetaria e stanno riportando i paesi verso politiche nazionaliste.

Sta venendo meno l’originario spirito unitario dei paesi europei, il progetto di “una casa comune”  e viene meno il contributo europeo alla crescita di un vero umanesimo mondiale dentro una globalizzazione che impoverisce i popoli per arricchire ristrette oligarchie.

In un contesto del genere e in vista delle prossime elezioni europee, ci chiediamo:

 -se è possibile un’inversione di rotta delle politiche economiche dell’Europa: non più politiche di rigore ma politiche di sviluppo finalizzate alla piena occupazione e alla garanzia dei diritti di tutti i cittadini europei;

-se è possibile un’Europa liberata dallo strapotere del capitalismo finanziario oggi dominante in Europa e nel mondo: una denuncia questa che proviene, oltre che dagli economisti più illustri e indipendenti, anche dai ripetuti e forti richiami di papa Francesco quando sottolinea che il dominio assoluto della finanza e del libero mercato stanno provocando solo la società dell’esclusione e dello scarto;

- se e -come- sia possibile la rifondazione costituzionale e sociale di un’altra Europa recuperando lo spirito dei suoi padri fondatori;

- quale ruolo possono avere le reti e i movimenti di società civile nel costruire “un’altra Europa possibile”, quella dei cittadini e dei popoli.

lunedì 7 aprile 2014 alle ore 21.00

c/o sede provinciale Acli

via Massaia 22 CREMONA

“EUROPA DELLE BANCHE O DEL WELFARE E DEL LAVORO?”

 prof. Andrea Di Stefano

direttore del mensile "VALORI", promosso dalla Fondazione Culturale di Banca Etica, una delle riviste più autorevoli in materia di economia sociale, finanza etica e sostenibilità

L'iniiziativa è promossa dalle ACLI di Cremona, dal Forum del 3° Settore, dalla Banca Popolare Etica,Banning Poverty 2018

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*Andrea Di Stefano è giornalista economico di Repubblica. Si occupa di temi di economia, finanza e mondo del lavoro dall'inizio della sua carriera giornalistica. Negli ultimi anni ha lavorato per La Nuova Ecologia, Provincia Pavese, l'Agl (Agenzia Giornali Locali del gruppo L'Espresso), la Rtsi (Radio televisione della svizzera italiana) e collaborato con diverse testate periodiche. Molto seguito l’appuntamento settimanale su Radio Popolare “Il giorno delle locuste”.

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