Domenica, 05 maggio 2024 - ore 22.21

ASST DI CREMONA LA CELIACHIA È UNA PATOLOGIA AUTOIMMUNE

I nuovi casi ogni anno sono più di 50: ecco perché è importante non sottovalutarla

| Scritto da Redazione
ASST DI CREMONA LA CELIACHIA È UNA PATOLOGIA AUTOIMMUNE

ASST DI CREMONA LA CELIACHIA È UNA PATOLOGIA AUTOIMMUNE

A CREMONA C’È L’AMBULATORIO PER RICONOSCERLA E TRATTARLA

Dalla diagnosi al follow-up, sono cinquecento i pazienti presi in carico dagli specialisti della Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva dell’Ospedale di Cremona.I nuovi casi ogni anno sono più di 50: ecco perché è importante non sottovalutarla

 Spesso confusa per un’allergia o un’intolleranza, la celiachia è una patologia autoimmune, che interessa oltre 240 mila persone in tutta Italia. Si tratta di una stima per difetto: in base agli ultimi dati raccolti dal Ministero della Salute (2021), sarebbero quasi 400mila i casi non ancora diagnosticati. La Lombardia è la regione con il maggior numero di celiaci (quasi 44 mila, tra cui oltre 30 mila donne). Negli ultimi 25 anni l’incidenza è quintuplicata, soprattutto in aree geografiche in cui l’alimentazione si basa tradizionalmente su alimenti ricchi di glutine. 

Questa patologia è in grado di scatenare una seria reazione immunitaria, causando problematiche di malassorbimento e sul lungo termine il rischio di sviluppare linfomi intestinali. Riconoscerla e trattarla è fondamentale per ripristinare la buona salute dell’apparato digerente e ristabilire una buona alimentazione e qualità di vita.

All’Ospedale di Cremona c’è un ambulatorio dedicato, che attualmente segue circa 500 persone e diagnostica ogni anno oltre 50 casi. È gestito da Imma Di LunaBiagio Elvo e Carmen Laurenza, specialiste della Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva (diretta da Roberto Grassia).

«Quando un paziente si rivolge a noi - spiega Di Luna - facciamo una serie d’indagini per capire se si tratti di intolleranze, allergie o di altri disturbi correlati all’alimentazione. Indaghiamo l’associazione tra i vari sintomi, per indirizzare la persona verso il percorso più adeguato. Nello specifico, il nostro servizio si occupa di intolleranze - ad esempio quelle al lattosio e al glutine - mentre le allergie vengono trattate dai colleghi dell’Allergologia».

Che differenza c’è tra celiachia e intolleranza al glutine?

«Le intolleranze derivano dal mancato assorbimento di alcuni composti alimentari, che non essendo digeriti sono responsabili di sintomi e di una eventuale reazione infiammatoria (in genere limitata nel tempo). La celiachia è invece una patologia autoimmune, che provoca una reazione avversa del sistema immunitario verso una componente proteica del glutine (la gliadina). Non si tratta di un semplice problema gastrointestinale: a differenza delle intolleranze alimentari, questo disturbo può danneggiare la mucosa dell’intestino tenue, con un impatto grave e talvolta invalidante sulla salute della persona».

 Quali sono i sintomi più diffusi?

«La celiachia è caratterizzata da dolore addominale, gonfiore, diarrea o problematiche più persistenti come sindromi da malassorbimento. Nei casi più gravi, se non curata, può portare alla comparsa di linfomi intestinali».

 Quando si manifesta?

«La patologia si manifesta soprattutto in età pediatrica e in genere può comparire nei primi 30 anni di vita. Nel 10 per cento dei casi, la familiarità può incidere sull’insorgenza di questa patologia: per questo motivo, suggeriamo ai genitori, fratelli e figli dei nostri pazienti di fare il dosaggio anticorpale per capire se ci sono casi non diagnosticati. In caso di sintomi sospetti, per prima cosa è bene consultare il medico di base che può indirizzare la persona allo specialista».

 Come viene fatta la diagnosi?

«Per diagnosticare la celiachia basta un esame del sangue con il dosaggio degli anticorpi. In alcuni casi, in presenza di sintomi significativi, può essere necessario fare una gastroscopia con biopsia per escludere altre patologie. In caso di diagnosi positiva è necessario programmare controlli costanti (follow-up) da ripetere almeno una volta all’anno, con esami del sangue completi».

 Come si cura?

«Purtroppo la celiachia non passa, anche per questo non va sottovalutata. Per stare bene l’unica soluzione è adottare un comportamento alimentare corretto, ovvero smettere di assumere il glutine. Bisogna sempre assicurarsi che non sia contenuto in alimenti acquistati, controllando bene tutte le etichette, o nei pasti consumati fuori casa (al ristorante è importante avvisare il personale di sala rispetto alla propria condizione). Oggi esistono tante alternative alimentari, che consentono di avere una dieta varia ed equilibrata pur escludendo tutti i cibi potenzialmente dannosi».

 PER ACCEDERE ALL’AMBULATORIO

Per accedere all’ambulatorio dedicato alla diagnosi e trattamento della celiachia dell’Ospedale di Cremona è necessaria l’impegnativa del medico di base.

Si prenota tramite Call Center Regionale 800 638 638 o direttamente agli sportelli CUP (Info e orari disponibili a questo link: www.asst-cremona.it/web/guest/cup)

Foto : Gli specialisti Biagio Elvo, Imma di Luna e Carmen Laurenza dell'ambulatorio celiachia_Gastroenterologia_Ospedale di Cremona

 

 

 

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