Rappresentati delle istituzioni, del mondo del volontariato, dipendenti e studenti, così l’ospedale di Cremona ha accolto, questo pomeriggio, il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni.
Alla conferenza stampa hanno partecipato, oltre al DG ASST di Cremona Camillo Rossi, il consigliere regionale Carlo Malvezzi e Marina Zanotti (Past-president Rotary pandino-visconteo) in rappresentanza dei Rotary del territorio lombardo.
RUOLO DELL’ASST DI CREMONA
Valorizzazione dei professionisti per la presa in cura della persona
Alla luce della legge 23 l’ASST di Cremona è caratterizzata dal polo ospedaliero - presidi di Cremona e Oglio Po - e dalla Rete Territoriale. L’aspetto innovativo del nuovo assetto aziendale - spiega il Direttore Generale Camillo Rossi - è quello di organizzare la presa in cura per processi: cioè intervenire quando e dove serve, con professionalità adeguate in percorsi di cura appropriati, attraverso la continuità assistenziale e terapeutica. L’ASST di Cremona è baricentrica rispetto al territorio della ATS della Val padana, fattore che la rende interlocutore privilegiato per alleanze con ASST di Crema e ASST di Mantova in funzione di precise progettualità. Ossia costruire e condividere setting assistenziali entro i quali i professionisti si spostano verso il paziente ponendolo realmente al centro, raggiungendo gli standard di qualità e accesso alle diverse specialità. In questa nuova dimensione l’Azienda e la sua organizzazione divengono strumenti per la presa in cura della persona che può avvenire solo attraverso uno strettissimo rapporto professionale fra medici di famiglia e specialisti. Le principali aree di sviluppo sulle quali intendiamo puntare - continua Rossi – sono la realizzazione del Centro Oncologico Cremonese, il potenziamento del settore Cerebrovascolare (Neurochirurgia e Neurologia) e la Valorizzazione dell’Ambito distrettuale casalasco-viadanese (Casalmaggiore, Viadana, Bozzolo). Tali obiettivi strategici rappresentano la sintesi dei contributi professionali di tutta la comunità dell’ASST di Cremona per la cura delle patologie tra le più diffuse e invalidanti, su cui da anni si concentra l’attenzione del mondo scientifico. Senza ricerca non c’è cura: negli ultimi due anni, solo in campo oncologico ed ematologico, sono più di 100 studi in corso. Molte sono le collaborazioni già in corso con istituzioni italiane (Università di Trieste, FRRB/NMS, INT, Univ. Brescia, Pavia, UCSC di Roma,IEO) e straniere (Oxford Univ., MDAnderson, Melbourne Univ., Royal Marsden). In questo contesto il mondo del no profit, con l’attività dei volontari alimenta, sostiene e rinnova le ragioni che hanno generato l’istituzione della presa in cura della persona.
IL CENTRO ONCOLOGICO CREMONESE
FRA LE AREE di SVILUPPO DELL’ASST DI CREMONA
Lavori al via, grazie ai Rotary del territorio lombardo
Centro Oncologico Cremonese, di cosa si tratta.
Il Centro Oncologico Cremonese non è un ospedale dentro l’Ospedale, ma una nuova modalità di presa in cura multidisciplinare tesa a dare rilievo e potenziare le opportunità diagnostico terapeutiche già presenti con certezza di tempi, metodi e approcci terapeutici. Il Centro Oncologico si inserisce nella logica di ripensare l’ospedale per aree assistenziali omogenee e contigue a garanzia di maggior efficienza nell’organizzazione di spazi e risorse a favore del paziente.
Prima fase: cantiere aperto al 4° piano dell’Ospedale di Cremona
La prima fase dei lavori del “Centro Oncologico Cremonese” riguarda la ristrutturazione dell’Area dedicata alla “salute della donna” (UO di Patologia Mammaria – Breast Unit). Il progetto di ristrutturazione è stato presentato da Rotary del territorio lombardo (Rotary Club Pandino Visconteo, il Rotaract Club Terre Cremasche, il Rotary Soncino unitamente ad altri Clubs rotariani del cremasco, cremonese, casalasco e bresciano) è oggetto di Global Grant e patrocinato dalla Rotary Fondation e prevede un finanziamento del 10% del costo complessivo.
VERSO L’AREA CEREBROVASCOLARE
L’esperienza di Cremona e Mantova avvicina la cura al paziente
L’ASST di Cremona è centro per la Centro Traumi di Zona con neurochirurgia (CTZ) per l’area di Mantova, Cremona e Lodi. Grazie al progetto di sperimentazione interaziendale “La gestione delle patologie neurochirurgiche nel territorio mantovano” – approvato da Regione Lombardia con DGR n X/3767 del 3.07.2015 - dal novembre 2015 è operativo un accordo con l’ASST di Mantova per garantire le cure neurochirurgiche da parte dei neurochirurghi di Cremona, presso il presidio Carlo Poma, per le situazioni di emergenza urgenza neurochirurgiche.
Questa realtà, che caratterizza il territorio della Val padana, è un’esperienza che avvicina la cura al paziente, riduce i rischi nell’emergenza e aumenta l’expertise dei professionisti neurologi, neurochirurgi, neuroradiologi in modo integrato (ASST Cremona e ASST Mantova). E’ intensione delle due Aziende proseguire su questa strada estendo questo modello ad altre patologie neuro - vascolari come metodo stabile di collaborazione interaziendale fra professionisti.
I NUMERI DELL’ASST DI CREMONA
Bacino di utenza
- 190mila cittadini
Attrattività
- 20% Lombardi non residenti in provincia 10% Fuori Regione
2.500 Dipendenti
- 450Dirigenti medici e sanitari
- 1830Comparto sanitario tecnico
- 220Comparto tecnico amministrativo
Posti letto
- 613 ordinari; 55 day hospital; 25 culle; 128 tecnici
2015: i numeri aziendali del Pronto soccorso
- 84.070 Accessi
- 126.570 Prestazioni
- 3.900 Degenti Osservazione Breve Intensiva (OBI)
- 750 Pazienti Medicina di Urgenza
ASST di Cremona, nuova dimensione
Polo Ospedaliero - Presidio di Cremona e Presidio Oglio Po
- 3.774.179 Prestazioni ambulatoriali
- 29.395 Ricoveri
Rete Territoriale
- 51.317 utenti fragili
Consultori (Cremona e Casalmaggiore)
- 7194 utenti
- 26.000 prestazioni
SERT (Servizio per le Tossicodipendenze)
- 2.617 utenti
- 118.924 prestazioni