Sabato, 20 aprile 2024 - ore 08.22

Aumento rette all'Ex Soldi.Proteste dei cittadini e del Partito Democratico

| Scritto da Redazione
Aumento rette all'Ex Soldi.Proteste dei cittadini e del Partito Democratico

La lettera di Patrizia Cattani
Signor direttore,
ho letto, sulla stampa locale, il resoconto sulla assemblea dei parenti con l’intera dirigenza e cda del 21 dicembre a Cremona Solidale.
Io a quella assemblea ero presente ma ricordo bene che l’atmosfera non era affatto idilliaca come appare dalla stampa locale e che lo scontro è stato duro e reale per laman canza del personale e la solita risposta data dal direttore Gipponi che ‘sulla carta’ risulta tutto a posto.
Di conseguenza per il direttore i familiari mal percepiscono il problema e pare che a questo non ci sia rimedio.
Poi si è arrivati al punto cruciale dell’odg: l’aumento delle rette.
A detta del presidente è una inezia 1 euro al giorno, matematicamente 365 euro l’anno. La rabbia mia e della maggioranza dei presenti ha 2 motivi di sostanza:
1) si chiede ai degenti e ai loro familiari un aumento dei versamenti dopo che da mesi i familiari lamentano una carenza in tutti i servizi resi da Cr Solidale (nelle domande del questionario di soddisfazione mancano quelle relative al numero di operatori presenti realisticamente in ogni nucleo, manca il numero dei questionari distribuiti e la percentuale di ritorno, manca la comparazione con gli anni precedenti).
2) l’aumento è stato deliberato dalla giunta comunale e come dice bene ed è stato di 2 euro e quest’anno di un euro, complessivamente 3 euro al giorno e in 2 anni un aumento di più di 1.000 euro l’anno.
Fatto sta che questo aumento arriva dopo che la giunta, il sindaco e il suo vice si sono aumentati i propri compensi mi sembra di più di un euro al dì. Al direttore è stato riconosciuto un premio di produttività di 30.000-40.000 euro ed è stata infine bandita un’asta pubblica per la cessione di un appartamento in piazza Roma con base d’asta di circa 152.000 euro (fra l’altro il presidente ha detto che la seduta è andata deserta). Allora la mia considerazione è che da una parte il sindaco trova le risorse per i propri compensi e quelli della sua giunta ma non per i servizi assistenziali. Il CdA trova le risorse per pagare i premi alla dirigenza ma non può assolutamente evitare l’aumento altrimenti le risorse non saranno sufficienti.
Davanti alle lamentele dei familiari l’unica risposta è stata: ‘Porti via sua madre!’.
(...). Tutto ciò per dovere di verità.
Patrizia Cattani (Cremona)
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La presa di posizione del PD Cremonese
COMUNICATO PD CIRCA L’ENNESIMO AUMENTO DELLE RETTE DELL’AZIENDA CREMONA SOLIDALE
Nessun atto di indirizzo è stato portato in Commissione Affari Sociali ed in Consiglio comunale, mentre la decisione di aumentare le rette di Cremona Solidale è già stata presa ed approvata dall'Assessore alla partita e dalla Giunta. Questo si apprende dalla stampa.
Cremona Solidale è ancora, almeno per ora, un'Azienda Speciale Comunale e la decisione di aumentare o meno le rette dovrebbe dipendere da una valutazione generale sull'andamento dell'azienda e sulle prospettive del 2012 contenuta in un atto d'indirizzo e approvato annualmente dal Consiglio Comunale Se ci avessero dato l'occasione avremmo sostenuto che, prima di decidere l' aumento di un euro al giorno per i ricoverati (30 €/mese), in tempi come
questi in cui sono bloccati pensioni e stipendi, e che il ritocco si assomma al consistente aumento dell'anno precedente, bisognerebbe pensarci molto bene e valutare tutte le possibili alternative, compreso l'impegno del Comune e della Fondazione città di Cremona.
Invece da parte del Comune c'è molta voglia di disimpegno, non a caso la Giunta Perri vuole dare una forma giuridica privata all'Azienda, sganciarla dal Comune e farla tornare al passato, quando si occupava solo dei ricoveri.
Si tratta di un disegno che viene avanti in modo sotterraneo e poco trasparente e che probabilmente verrà portato nelle Commissioni consiliari competenti, già impacchettato, a cose fatte, come è ormai consuetudine di questa Giunta.
La questione in questo caso è però particolarmente delicata. Che ne pensano le famiglie delle persone ricoverate ed i lavoratori dell'azienda? Verranno consultati o anche loro saranno informati a cose fatte?
Noi non ci stiamo e crediamo neppure le famiglie e i lavoratori dell’Azienda.

I Consiglieri PD Commissione Affari Sociali

Caterina Ruggeri, Alessandro Corradi, Annamaria Abbate

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