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Baha’i Un sacro simbolo posto al vertice del tempio del Cile

È stata una giornata incredibile, che ha messo in evidenza un processo profondamente spirituale che ci collega con il centro e con l’essenza della nostra Fede

| Scritto da Redazione
Baha’i Un sacro simbolo posto al vertice del tempio del Cile

Nelle prime ore del mattino del 29 aprile 2015, 65 rappresentanti di varie istituzioni e agenzie della comunità baha’i si sono riuniti poco prima dell’alba all’interno della sovrastruttura della Casa di culto baha’i per il Sud America per celebrare una significativa e intensa pietra miliare della sua costruzione, la sistemazione di un simbolo baha’i nella parte più alta del tempio.

In quella giornata speciale, il nono giorno di Ridvan, una riproduzione calligrafica dell’invocazione «O Gloria del Gloriosissimo», che i baha’i chiamano il Più Grande Nome, è stata sistemata a circa 29 metri dal suolo, nel punto più alto della cupola del tempio. Mentre il simbolo veniva sollevato verso la sua destinazione, nell’edificio risonavano le voci di un coro che cantava versetti sacri in un’atmosfera gioiosa e riverente.

Molti decenni fa, la defunta Amatu’l-Baha Ruhiyyih Khanum, moglie del Custode della Fede baha’i e Mano della Causa di Dio, aveva preparato un piccolo scrigno d’argento decorato contenente polvere raccolta dal sacello del Mausoleo del Bab sul Monte Carmelo. Lo scrigno è stato posto all’interno della scultura lignea del Più Grande Nome, prima che fosse sollevato fino alla sua sede permanente nella parte più alta della Casa di culto, un simbolico legame fra la Casa di culto e la Terra Santa e il centro spirituale della Fede baha’i.

Anche la scultura del simbolo del Più Grande Nome ha un suo importante significato, ha spiegato il signor Samadi, direttore dei lavori per la Casa di Culto. Scolpita nel legno di un albero originario del Cile, il pellin roble, la scultura è stata «amorevolmente fatta a mano da artisti cileni», ha detto il signor Samadi.

Riflettendo sull’evento, il signor Rodriguez, membro dell’Assemblea Spirituale Nazionale dei baha’i del Cile, ha detto: «È stata una giornata incredibile, che ha messo in evidenza un processo profondamente spirituale che ci collega con il centro e con l’essenza della nostra Fede».

 

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