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Storti G.C.Ballottaggi a Cremona che cosa si muove?

| Scritto da Redazione
Storti G.C.Ballottaggi a Cremona che cosa si muove?

Dopo i ballottaggi a Cremona che cosa si muove? Di Gian Carlo Storti.
L’analisi più “ razionale” che ho letto è quella di Luciano Pizzetti
I ballottaggi inequivocabilmente hanno segnato un punto a favore del centrosinistra e del PD.
Dal mio punto di vista la vittoria di Milano di Pisapia è quella più strutturale ed organica.
Il candidato sindaco non solo cementa il tradizionale centro-sinistra ( PD,IdV,SEL, Federazione della Sinistra ecc.) ma “ allarga “ la sua alleanza al centro di Casini-Fini ed ai ceti della borghesia milanese ( quella  che conta) che non né poteva più di una gestione di centro-destra , personificata dalla Moratti, inconcludente  ed arraffona  e di una Lega che sa fare solo permacchie.
Queste elezioni milanesi del resto premiamo i riformisti nel PD con Boeri in testa.
Irritanti, almeno per me, sono state le dichiarazioni  di Travaglio, che per non smentirsi, sostiene che tutto il merito (demerito) è di Berlusconi e della sua sbagliata campagna elettorale. Insomma la sinistra ed il centro sinistra non avrebbero fatto nulla. Ma va là…Travaglio…così non si leggono i processi che si sono mossi e che si muoveranno.
Altro elemento importante è il ruolo che hanno avuto le primarie. Pisapia le aveva vinte, Boeri perse, ma lo stesso Boeri ed il PD che lo sosteneva si sono battuti come leoni per sconfiggere il berlusconismo milanese. E questa è una grande lezione. Le primarie se organizzate con buon senso sia sulle persone che sulle politiche danno ottimi risultati. Lo dimostra Napoli dove , saltate le primarie, ha vinto il candidato più credibile del centro-sinistra ed ha penalizzato , giustamente, il PD che le aveva promosse.
Infine, mi si permetta, un riconoscimento al ruolo di Bersani, che pur trasandato e dialettale, ha dato una immagine della politica diversa, legata ai problemi dei cittadini ( lavoro, welfare ecc.).
Insomma ,non siamo ancora ad un nuovo blocco sociale e politico ma la strada è quella giusta.

Ed a Cremona?
L’analisi più “ razionale” che ho letto è quella di Luciano Pizzetti ( che trovi a questo link  http://www.welfarenetwork.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2029:pizzetti-l-pd-il-voto-amministrativo-e-uno-spartiaque-politico&catid=45:il-punto&Itemid=84 )

Il suo ragionamento è limpido. L’elettorato  richiede “ Un cambiamento da affermare e guidare. Come il voto sollecita. Per non farsi travolgere.”
E continua  “Quello che, col senno di allora non solo con quello di oggi, si sarebbe dovuto fare a Cremona due anni fa, risparmiando al territorio il danno delle attuali Amministrazioni”.
Ora su questa frase si potrebbe aprire un dibattito profondo , ma quello che è certo è che il sindaco uscente Corada è stato sconfitto, ed è da qui che si deve ripartire.
Ed infine la sua ricetta  “Per affrontare con successo gli appuntamenti elettorali amministrativi del prossimo anno. Progetti, candidature, alleanze, “civismo”, direzione politica si tengono…( uniti) . Separarli aiuta a perdere, non a vincere”.
Non parla di primarie: è noto che Pizzetti non è convinto su questo strumento.
Però centra il problema. Con le attuali possibili alleanze ( PD,SEL, IdV ed poco altro) non si vince. Non basta un programma forte,impegnativo che proponga alla città il cambiamento, ma servono due altre cose: un candidato trasversale riconosciuto  da ceti sociali produttivi ( vedi Milano) ed il “ civismo”. Ecco la parola chiave, secondo  me è questa. Quale forze cremonesi il tradizionale centro sinistra può coinvolgere? Con quali programmi? Con quali candidati? L’orizzonte politico della ricostruzione tout cour dell’Ulivo non è sufficiente.
Ma la sede per discuterne dove sta ? Non può essere  solo un partito ( il PD) a produrre questo sforzo ma un ambito più largo che abbia la capacità di guardare oltre e che non cassi a priori lo strumento delle primarie che si possono rivelare certamente un boomerang ( come a Napoli) ma una grande opportunità come a Milano.
Gian Carlo Storti

Cr 31 maggio 2011

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