Giovedì, 18 aprile 2024 - ore 08.37

BANDERUOLE di © Miriam Ballerini

Nel senso figurato della lingua italiana, una banderuola, è una persona volubile, che cambia facilmente opinione.

| Scritto da Redazione
BANDERUOLE di © Miriam Ballerini

BANDERUOLE di © Miriam Ballerini

Nel senso figurato della lingua italiana, una banderuola, è una persona volubile, che cambia facilmente opinione.

È la prima immagine che mi è venuta in mente leggendo un articolo su un sito: una persona ha postato dieci fotografie dei premier italiani degli ultimi anni. Il tizio domandava quale fosse il preferito.

Tutti, indistintamente, hanno tacciato tutte e dieci le persone come incapaci, delinquenti, ecc.

Allora, mi domando, dal momento che i premier che ci siamo visti sfilare in questi anni hanno abbracciato più o meno ogni partito politico di rilievo, da sinistra a destra, com'è possibile che nessuno di questo vada bene a nessuno?

Forse che gli italiani pretendano chissà quale governo? O, cosa ancora più seria, passino da destra a sinistra non abbracciando nessun pensiero, senza capire nemmeno chi stiano votando?

La differenza fra destra e sinistra è ben marcata, ci sono idee e valori ben distinti. Ma, a quanto pare, agli italiani vanno bene tutti, per poi decidere che non gli va bene nessuno.

Io ho ben chiaro come debba essere il mio partito, quale idee debba condividere e quali sono le priorità.

Ovviamente, qualora dovessi pensare che nessuno debba più lavorare, ma comunque ricevere uno stipendio. Che nessuno debba pagare le tasse, ma debba avere ugualmente i servizi, o mettessi in campo altre idee di questo genere che sono più da genio della lampada che di un sistema politico; è ovvio che rischierei di rimanere sempre e comunque delusa.

Vorrei che gli italiani divenissero un poco più consapevoli e che la smettessero con le solite frasi fatte: sono tutti ladri, che vado a votare a fare? Tanto non fanno niente …

E, noi per primi, si sia un poco più seri e responsabili.

Nei dibattiti da bar ho sentito spesso gente accanirsi per difendere il proprio partito, il proprio leader, ma, passato qualche mese, mentire spudoratamente e negare di averlo mai votato. Allora chi, in nome del cielo, mette le ics sulle loro schede elettorali? L'onestà intelettuale, perlomeno, prevede che si possa anche sbagliare: ho votato quella persona, non mi è piaciuta, ma per asserire questo si dovrebbero avere dei buoni motivi, lo ammetto e vado avanti. Ma addirittura che mi si passi da un lato all'altro della scacchiera … mi sembra davvero puntare alla cieca e sperare che la prossima volta vada meglio.

© Miriam Ballerini

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