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Recensione Il libro di King è, per i suoi canoni, più un racconto che un romanzo| Miriam Ballerini

Ed è un lavoro particolare, dove l'autore, del quale siamo abituati a leggere storie incredibili, non sempre orrorifiche, ma di certo anomale, ci fa conoscere un suo lato dove dà una possibile risposta alle tristi derive del nostro tempo.

| Scritto da Redazione
Recensione Il libro di King è, per i suoi canoni, più un racconto che un romanzo| Miriam Ballerini

Recensione Il libro di King è, per i suoi canoni, più un racconto che un romanzo| Miriam Ballerini

Ed è un lavoro particolare, dove l'autore, del quale siamo abituati a leggere storie incredibili, non sempre orrorifiche, ma di certo anomale, ci fa conoscere un suo lato dove dà una possibile risposta alle tristi derive del nostro tempo.

Il protagonista è Scott Carey, un uomo che possiamo tranquillamente definire obeso. Niente di strano se non fosse che, improvvisamente, all'uomo accade un evento sconcertante: salendo sulla bilancia si accorge di diminuire di peso, anche di un chilo al giorno, ma il peso segnalato rimane sempre lo stesso! Addirittura le cose che indossa, o che tocca, smettono di avere peso.

Pare proprio che il nostro Scott sia destinato a scomparire e, il fenomeno, diventa sempre più rapido.

Ne parla con un amico medico, il quale vorrebbe che lui si facesse ricoverare per essere studiato; ma quale scienziato si è mai trovato di fronte a un problema simile?

No, Scott ha altri progetti, ben più nobili.

Le sue vicine di casa, Deirdre e Missy, sono due lesbiche sposate, una cosa che nella cittadina di Castle Rock ( una località ben nota ai lettori di King), non è accettabile.

Le due donne hanno aperto un ristorante dove si mangia in maniera eccellente, ma non conta: conta solo che le due sono sposate e perciò questo è uno scandalo. Niente clienti per due tizie così.

Scott, consapevole che prima o poi sarà destinato a scomparire, decide che il suo impegno sarà messo a servizio delle due donne. Ne diventa amico e, in questa improvvisata tavola rotonda, include anche l'amico medico e sua moglie.

Racconta loro cosa gli sta accadendo e, con i suoi nuovi amici, vive i suoi ultimi mesi in modo pieno.

Il finale è davvero dolcissimo e assomiglia molto alla canzone “La donna cannone” di de Gregori, tanto che mi sono chiesta: “Chissà se King l'ha mai sentita?”

L'autore, visto l'ondata di populismo che sta attraversando il periodo buio che molti paesi stanno vivendo, ha fatto in modo di lasciare il suo contributo, dando voce alla diversità.

I pregiudizi, il razzismo, la paura del diverso, vengono liquidate a colpi di penna.

Elevation io lo intendo come elevazione al di sopra di questi problemi che non dovrebbero nemmeno esistere. Oltre che, ovviamente, al fatto in sé di quanto sta accadendo al protagonista, alla sua elevazione nel senso di mancanza di gravità.

Uno scritto intenso, semplice, che si legge come penso lui l'abbia scritto: in modo naturale e assolutamente genuino, umano, come dovrebbe essere ciascuno di noi.

© Miriam Ballerini

ELEVATION  di Stephen King

© 2019 Sperling & Kupfer

ISBN 978-88-200-6693-2  € 15,90  Pag 195

 

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