Sabato, 27 luglio 2024 - ore 03.49

Boom del ‘Riso di Milano’ Esaurita in pochi mesi la prima fornitura

Il Comune continuerà ad impegnarsi per la promozione dell’agricoltura milanese, che sempre più si dimostra una fondamentale occasione di sviluppo e di tutela del territorio urbano

| Scritto da Redazione
Boom del ‘Riso di Milano’ Esaurita in pochi mesi la prima fornitura

Piace il riso coltivato all’ombra della Madonnina. A soli quattro mesi dall’accordo sperimentale siglato tra il Distretto Agricolo Milanese e la grande distribuzione per vendere il riso prodotto dalle aziende agricole cittadine direttamente sugli scaffali dei supermercati, la prima fornitura di 500 quintali - inizialmente prevista per un intero anno - è già stata esaurita.

"Il Comune continuerà ad impegnarsi per la promozione dell’agricoltura milanese, che sempre più si dimostra una fondamentale occasione di sviluppo e di tutela del territorio urbano” sottolinea l’assessore all’Urbanistica e all’Agricoltura, Alessandro Balducci.

Ad aprile, nell’ambito della politica di valorizzazione del territorio rurale urbano e della produzione agricola locale avviata dall’amministrazione di Palazzo Marino,  il Comune ha promosso la sottoscrizione di un’intesa tra il consorzio Dam e il gruppo Esselunga per la commercializzazione del riso di Milano nelle tre varietà Arborio, Carnaroli e Sant’Andrea – poi estesa anche alle zucchine con fiore e ai fiori di zucca - nei principali punti vendita della città e delle province di Milano, Monza e Brianza, e Pavia.

“Un progetto nato per la promozione dell’agricoltura cittadina, all’insegna della filiera corta e dei consumi a chilometro zero, si sta rivelando anche un successo di mercato. E Milano si conferma una metropoli rurale a tutti gli effetti” afferma il presidente del Consorzio Dam, Andrea Falappi.

Con le sue 65 cascine distribuite sul territorio comunale, infatti, Milano è la seconda città agricola italiana. Un patrimonio di eccezionale rilevanza, sia sul fronte delle attività (sono oltre 2.900 gli ettari di terra coltivata, dei quali circa 630 quelli coltivati a riso), sia sul fronte del paesaggio, con terreni preservati dall’espansione immobiliare e con strutture cascinali storiche, preziosa testimonianza delle radici rurali del capoluogo lombardo, che l’Amministrazione sta lavorando per tutelare e valorizzare.

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