Dichiarazione di Mario Daina del gruppo ‘Casalmaggiore la nostra casa’: ‘Dopo i terribili fatti di Parigi eravamo pronti ad aderire a un qualche tipo di manifestazione di solidarietà e a difesa della libertà di espressione, così come ne sono state fatte a Cremona e Crema, ma a Casalmaggiore il Comune non si è mosso. Davanti a questo silenzio ci si chiede quale sia il pensiero dell’amministrazione municipale in merito. In seguito a tragedie di questo genere, che ci riguardano tutti, che riguardano anche Casalmaggiore, sarebbe giusto confrontarsi, cercare di capire se e come si debba proseguire sulla strada dell’integrazione, quali sono le idee in campo, se c’è da interrogarsi su come tutelare al meglio la sicurezza e la serenità dei nostri concittadini. Insomma, a nostro avviso un segnale va dato anche qua.’
Il gruppo ‘Casalmaggiore la nostra casa’ si riunirà nei prossimi giorni per decidere quali iniziative organizzare. Ancora prima che tanto sangue venisse versato la lista, attraverso Paolo Segalla, aveva annunciato l’organizzazione di un incontro pubblico sull’Islam radicale.
