Sabato, 27 aprile 2024 - ore 12.55

CRAC 'L’universo marginale' - la donna negli anni ‘50

Un progetto artistico di L.A.M. - Fondazione Nolli Onlus,

| Scritto da Redazione
CRAC 'L’universo marginale' - la donna negli anni ‘50

CRAC “L’universo marginale” - la donna negli anni ‘50

 Un progetto artistico di L.A.M. - Fondazione Nolli Onlus, in collaborazione con l’Associazione “La rete di Daphne”, la Cooperativa “La Nuvola”, Fondazione Castello di Padernello,

Titolo: “L’universo marginale” - la donna negli anni ‘50

Luogo: Castello di Padernello, sale museali. [Via Cavour, 1, 25022 Padernello BS]

Date: dal 21/10/2023 al 5/11/2023

Inaugurazione Sabato 21 ottobre 2023, alle ore 17.00, Castello di Padernello sale museali.

[Info: Referente L.A.M., Piero Almeoni – 3397208443 - Fondazione Enrico Nolli ONLUS -

Catia Piantoni, Associazione “Rete di Daphne”

Costanza Lanzanova, Cooperativa “La nuvola

Domenico Pedroni, Fondazione Castello di Padernello.

orari: dal Martedì a Domenica su prenotazione : 0309408766

www.castellodipadernello.it  - info@ castellodipadernello.it

All’inaugurazione saranno presenti inoltre:

la consigliere di Parità regionale, Anna Maria Gandolfi

il sindaco di Borgo San Giacomo, Giuseppe Lama

Il sindaco di Orzinuovi sen. Gianpietro Maffoni

BBO Fondazione di partecipazione Comunità della pianura bassa bresciana occidentale con:

Laura Magli, vicesindaco di Orzinuovi

Lorenzo Olivari, sindaco di Quinzano d’Oglio

Simone Zanetti, sindaco di Maclodio

Severino Gritti, presidente CDA

La mostra delle opere prodotte dal L.A.M. (Laboratorio d’arte Marmellata) negli anni 2022 e 2023 è un omaggio alla figura della

donna degli anni ‘50 in America, per il significato particolarmente coinvolgente di questo periodo storico nell’evoluzione della – lenta,

per non dire lentissima - conquista dei diritti di cittadinanza. Si sviluppa mettendo in luce il parallelo dei contrasti da cui hanno preso

spunto i lavori.

Per realizzarla L.A.M. con la Fondazione Enrico Nolli Onlus ha chiesto ed ottenuto la collaborazione dell’Associazione Rete di

Daphne, la Cooperativa Nuvola, la Fondazione Castello di Padernello.

Negli anni ’50, prende il via in America la lotta per la difficile conquista da parte delle donne dei propri diritti civili. In quegli anni si muove un nuovo tipo di donna: la ‘donna nuova’ americana, affascinante e scandalosa, con i nuovi spazi che ha conquistato nell’impetuosa crescita urbana in vari campi del sociale, nel lavoro, e, non senza difficoltà, nell’ambito delle professioni.

In parallelo, si impone la sempre più crescente società dei consumi di massa, che vede la donna rappresentata come casalinga moderna, non più schiacciata dal lavoro domestico, ma padrona di tutti i mezzi che la tecnologia e l’efficienza organizzativa mettono a sua disposizione, dagli elettrodomestici ai cibi e indumenti pronti, dalle automobili ai cosmetici, fino ai servizi per gestire la casa e i figli in modo ‘scientifico’. La donna come “regina della casa” a cui si rivolgono tutti coloro che sono collegati al mercato.

Lo stesso divario che ha caratterizzato la convivenza di queste due situazioni è stato riproposto dal L.A.M. nell’incontro delle sue opere con le stanze del Castello di Padernello. Stanze diventate museo, in cui prende vita un irrisolvibile contrasto: quello che si origina dall’incontro tra la severità e il rigore della ricostruzione storica, propria degli ambienti che ospitano la mostra, e le opere create da L.A.M., ispirate agli oggetti domestici degli anni ’50; opere delicate, di natura poetica, create appositamente per questo progetto artistico utilizzando materiali fragili, effimeri, che, inserendosi tra i severi mobili e oggetti già presenti, si distinguono per la loro soave luminosità.

Tra prosa e poesia per un’azione che viaggia nel segno dell’arte e trasfigura i gesti in simboli, riportandoci al titolo della mostra; ecco allora che, attraverso l’arte, diviene possibile sperimentare modalità diverse di relazione. E la scienza ci insegna che solo nell’interazione si scoprono le proprietà tra le cose, tra gli esseri. Senza relazione vi sono solo cose inanimate e una cosa se non ha vita non esiste; proprio come non esiste un’opera d’arte senza uno spettatore che la osserva.

L.AM.

Il L.A.M. (Laboratorio d’Arte Marmellata), operante in Orzinuovi dal 2008, è un progetto d’arte relazionale permanente integrato nella Fondazione Enrico Nolli Onlus che offre sia la disponibilità dei locali che un sostegno finanziario.

Il laboratorio giunto al suo 15° anno di età è formato da un gruppo di persone eterogenee provenienti da differenti aree di competenza, alcune delle quali con fragilità intellettiva, o sarebbe meglio dire con un differente approccio intellettivo alle cose del mondo. Artisti e persone del territorio che hanno saputo approfondire nel tempo la consapevolezza del loro esserci e fare, confermando la responsabilità come autori nella continuità di un progetto comune.

Nasce con l’intento progettuale di produrre arte come azione politica, critica e continuativa, che vuole sostanziare le azioni artistiche nella vita reale contribuendo a modificare la percezione che in genere si ha della disabilità, mostrando quelle qualità che non vengono mai riconosciute. Qualità che prendono senso all’interno di processi di partecipazione e scambio che formano la struttura del laboratorio.

Esso si sviluppa nella consapevolezza che lavorare a più mani porta ad una dimensione del fare nel quale le cose accadono inspiegabilmente ad un livello superiore rispetto alla normale prassi individualista.

Il laboratorio, formato da: Rubens Almeoni, Marilì Bertelé, Alessandra Buffo, Giuliana Giuliani, Matilde Giuliani, Rita Giuliani, Sergio Magli, Letizia Nulli, Oscar Ottonelli, Rosita Odolini, Matilde Pasolini, Sem Quadrelli, Grazia Quadrelli Scanzi, Tomaso Tommasoni, Paolo Viviani, Marcello Zahami, Claudio Zuccotti, Mariuccia Zuccotti, è condotto da Piero Almeoni con la nuova collaborazione di Giovanni Martinelli.

CRAC Centro Ricerca Arte Contemporanea APS

associazione non profit

Via Dante, 80 - 26100 Cremona

+39 3477798839

crac.cremona@gmail,com 

www.crac-cremona.org

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