Mercoledì, 08 maggio 2024 - ore 21.44

Crema Giornata Internazionale per i diritti delle donne 8 marzo

Sfide e protagonismo femminile congolese

| Scritto da Redazione
Crema Giornata Internazionale per i diritti delle donne 8 marzo

Crema Giornata Internazionale per i diritti delle donne 8 marzo

Sfide e protagonismo femminile congolese

Quello che colpisce le donne congolesi è un vero e proprio genocidio; mutilazioni, stupri di massa, fosse comuni, una vera e propria strategia militare perpetrata ai danni delle donne Congolesi e di una popolazione.

Le donne hanno pagato il prezzo più alto per le guerre nella Repubblica Democratica del Congo dal 1996. Le donne congolesi nei territori più ostili, subiscono circa 400.000 stupri all’anno (due donne su cinque), da moltiplicare per più di 20 anni di guerra. Gli stupri colpiscono tutti, dalle bambine di 3 anni a persone anziane.

Ad incidere su questa situazione precaria, c’è anche la povertà, un’altissima mortalità materna e infantile, malattie sessualmente trasmissibili tra cui L’HIV, analfabetismo e matrimoni precoci.

Il 61% delle donne congolesi vive in una soglia di povertà altissima, esse procurano il cibo e le cure per le famiglie, ma non hanno un reddito proprio e spesso sono subordinate ai mariti, anche l’accesso al lavoro è limitato a causa di una bassa istruzione e formazione professionale.

Colpendo le donne, si colpisce chi tramanda la vita, la cultura e le tradizioni.

Parliamo di un problema politico, in Congo il governo guarda dall’altra parte e non agisce. E’ importante sensibilizzare la comunità internazionale sul tema e far sì che i governi del territorio si impegnino seriamente per uscire dalla spirale del malgoverno.

Una minoranza di donne istruite potrebbe partecipare al potere ed influenzare le scelte politiche, ma la maggior parte delle donne vive nell’ignoranza.

“ In occasione del mese della festa della donna - commenta l'assessora al Welfare Anastasie Musumary -, la comunità Congolese, vuole valorizzare le donne e metterle al centro, la sfida delle donne dovrebbe realizzare un senso di solidarietà che dia loro la forza per partecipare alla ricerca di una pace duratura e per lo sviluppo del proprio Paese e non costringerle più alla fuga. Molte di loro vive e lavora in Italia da anni, partecipano alla vita cittadina, rispettano le regole e sono perfettamente integrate nel tessuto sociale Italiano. Siamo sempre lo straniero di qualcun altro, è importante conoscere il prossimo e imparare a vivere insieme ”

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