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(CR) CGIL, CISL e UIL lo celebrano 8 marzo: con studenti e studentesse

(CR) CGIL, CISL e UIL lo celebrano 8 marzo: con studenti e studentesse

| Scritto da Redazione
(CR) CGIL, CISL e UIL lo celebrano 8 marzo: con studenti e studentesse

(CR) CGIL, CISL e UIL lo celebrano 8 marzo: con studenti e studentesse

Un attivo di delegati allargato a studenti delle scuole superiori per superare i divari di genere 

Cremona, 4 marzo - Donne al lavoro: Sfide e soluzioni per superare i divari di genere, è questo il tema dell’incontro che CGIL, CISL e UIL hanno organizzato al Cine Chaplin di Cremona in occasione della giornata internazionale dei diritti della donna.

L’iniziativa, prevista per la mattinata di venerdì 8 marzo, ospiterà Chiara Mussida, professoressa associata in Politica Economica all’università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, che terrà un seminario in cui saranno approfonditi i temi del divario di genere e delle condizioni delle donne nei luoghi di lavoro.

“Da uomo non posso che rimarcare l’importanza di queste iniziative. - spiega Germano Denti, Coordinatore UIL Cremona - Sono tante, troppe, le disuguaglianze e i divari che ancora pongono la donna in una posizione di fragilità nei luoghi di lavoro e di conseguenza nella società. È responsabilità di tutti, a partire dagli uomini, affrontare questo tema per proiettarci verso il futuro di una società che vuole reputarsi civile. Groucho Marx argutamente ironizzava ‘Tutto sommato, l'uomo è una donna che non ce l'ha fatta’”.

Genitorialità e lavoro

Come conciliare impegni familiari e genitorialità con le prospettive lavorative è un tema ancora troppo attuale che, di fatto, oggi discrimina le donne.

“Oggi una donna su cinque fuoriesce dal mercato del lavoro a seguito della maternità - spiega Maria Teresa Perin, segretaria CGIL con delega alle politiche di genere - più del 30% delle donne lavora in part-time e difficilmente si tratta di una libera scelta: spesso quello cosiddetto volontario, quando non sono i datori di lavoro a imporlo, è determinato dall’insufficienza di servizi pubblici rivolti a bambini”.

“Occorre superare la logica dei ‘bonus’  - Prosegue Perin -  investire strutturalmente su welfare e infrastrutture: non solo al sud, anche in molte aree del nord i servizi sono davvero scarsi e non alla portata di tutti. Investire in servizi educativi e scuole dell’infanzia, tempo pieno nella scuola primaria, sulla non autosufficienza significa investire sulla conciliazione e sull’occupazione”.

“Il primo strumento per combattere ed eliminare gli stereotipi – dichiara Patrizia Rancati, Segretaria Cisl Asse del Po - è quello di natura culturale: fondamentale è la formazione. Andrebbero diffuse le esperienze di utilizzo, ad esempio, dei fondi interprofessionali per proporre formazione in azienda su questi temi, ma anche dedicando momenti specifici di natura assembleare nei luoghi di lavoro”.

 Gap salariale

Anche il cosiddetto “gap salariale” è, secondo i sindacati, un tema che merita urgenti riflessioni che saranno oggetto del confronto della mattinata. I dati ISTAT mostrano che tra il salario medio di un uomo (26.227€) e quello di una donna (18.302€) vi è una differenza di circa 8.000€ l’anno.

“Un fenomeno che continua ad essere importante e che disegna una vera e propria segregazione occupazionale
- evidenzia Perin - le donne hanno carriere più frammentate e discontinue, spesso rinunciano al lavoro per necessità familiari, vi sono marcate differenze fra salario base e salario reale dovute a straordinari e trasferte a cui le donne sono meno disponibili, erogazioni unilaterali, produttività con criteri legati alla presenza, segregazione in particolare nei livelli bassi e centrali degli inquadramenti, difficoltà a superare il tetto di cristallo.”

“La contrattazione di secondo livello, - aggiunge Rancati - quella aziendale per intenderci, può fare molto introducendo o potenziando strumenti oggettivi di valutazione che riducano, se non eliminino, la discrezionalità a favore di indicatori maggiormente significativi, in un sistema di avanzamenti di livello e di carriera trasparente ed equo, per tutti”.

 Donne escluse

“L’Italia - spiega Perin -continua ad essere agli ultimi posti in tutte le classifiche internazionali che misurano la parità di genere e la partecipazione femminile alla vita economica del Paese: i dati posizionano il Belpaese al settantanovesimo posto, tra l’Uganda e la Mongolia”.

“Siamo il Paese dello Ius Corrigendi (abrogato nel 1956), del matrimonio riparatore e dello stupro considerato reato contro la morale e non contro la persona fino al 1996, continua Perin -  non è per nulla semplice emanciparci da questa cultura ormai introiettata, ma è necessario”.

Centrale l’Europa, per Rancati, che aggiunge “Si devono all’Unione Europea le parole più concrete ed esplicite in tema di promozione della parità di genere, quale fattore strategico determinante (e irrinunciabile) per un futuro globale di sviluppo, nell’ottica di una sostenibilità giusta, solidale, equa.”

 L’evento

Un incontro tra generazioni: delegate e delegati dei luoghi di lavoro passeranno la mattinata dell’8 marzo insieme a studentesse e studenti. Dopo l’introduzione alla mattinata della stessa Perin e i saluti dell’amministrazione comunale, rappresentata dall’assesora Rosita Viola, Elisabetta Larini, direttrice IAL Cremona-Viadana sarà moderatrice di una mattinata che, passando attraverso il Seminario “Tasso di occupazione, qualità e caratteristiche, gap salariale e retributivo” tenuto dalla prof.ssa Mussida a cui seguiranno la proiezione del film di Paola Cortellesi “C’è ancora domani” e un dibattito che vedrà protagonisti i delegati e studenti partecipanti.

“L’idea forte di questa iniziativa - dice Rancati - è che, a partire da questa esperienza, possano mettersi in moto da un lato contenuti culturali e dall’altro azioni contrattuali aziendali favorevoli all’insieme delle lavoratrici, lavoratori studentesse e studenti del nostro territorio: pensiamo a temi come la conciliazione dell’orario, la flessibilità, l’ambiente di lavoro, la formazione, la parità di trattamento economico e di carriera. In somma, aprire un cantiere di lavoro che metta insieme le differenti generazioni (studenti e mondo del lavoro) nel percorso di maturità sia nelle aziende che nell’ambito sociale sui temi delle pari opportunità.” 

“Un evento che vuole, ancora una volta, rimarcare la necessità di un serio dibattito trasversale (istituzioni, sindacati, parti datoriali, partiti politici) e generazionale su un tema sempre troppo attuale ed importante per il Paese, affinché non ci si fermi  solo a raccontare cosa non va, ma che si rifletta - insieme- per  trovare le soluzioni.” - conclude Perin - “Anche per questo abbiamo deciso di organizzare questo incontro coinvolgendo studenti e studentesse: da un lato vogliamo sensibilizzare le nuove generazioni su un tema che coinvolge tutte e tutti noi, dall’altro vogliamo, allo stesso modo, aprirci alle loro esigenze e proposte, perché loro è il futuro ed è insieme a loro che possiamo costruirlo”.

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