Giovedì, 18 aprile 2024 - ore 10.48

CREMA - MAXI OPERAZIONE DELLA POLIZIA: 4 ARRESTI E 3 DENUNCIATI

Maxi blitz con la questura di treviglio, Cremona e Bergamo

| Scritto da Redazione
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La polizia di Stato di Crema, Cremona, Bergamo e Treviglio
 
sta eseguendo una sere di custodie cautelari nei confronti di quattro indiani e alla denuncia a piede libero di altri tre stranieri per quanto riguarda l'operazione ''Braveheart'' per il contrasto alla criminalità straniera.
La Squadra mobile ha sgominato un’associazione criminale composta da cittadini di nazionalità indiana.
Un blitz coadiuvato con i Commissariati di P.S. di Crema e di Treviglio, e Squadra mobile della Questura di Bergamo.
 
Nel mirino della giustizia e arrestati S.G., nato in India classe 1992 - S. A., nato in India classe 1985 - S. J., nato in India classe 1985 - S. J., nato in India classe 1986, mentre sono stati denunciati A. S., nato in Pakistan classe 1992 - L. V., nato in India classe - L. H., nato in India il 19.10.1997, tutti residenti o domiciiati nel cremasco e in provincia di Bergamo, con l'accusa di associazione per delinquere, atti persecutori, lesioni personali gravi, porto illegale di armi, sostituzione di persona, minacce.
 
Durante le attività di monitoraggio del fenomeno della criminalità straniera condotte dall’ufficio investigativo della Questura con il coordinamento del Sostituto Procuratore della Repubblica di Cremona, Chiara Treballi - hanno trovato fondamento e avvio le indagini, da una violenta aggressione avvenuta nei mesi scorsi ai danni di un cittadino indiano, il quale riportava, nella circostanza, gravi lesioni giudicate guaribili in 40 giorni. Gli accertamenti successivi permettevano di ricostruire l'organizzazione dell'associazione criminale.
 
Il continuo dell’attività investigativa consentiva di appurare come l'attività delittuosa si adoperasse anche per fornire ai loro connazionali, dietro pagamento, opportunità di lavoro e patenti false, secondo un modus operandi collaudato che prevedeva la partecipazione di un soggetto terzo il quale effettivamente si sottoponeva all’esame al posto e, utilizzando le generalità del reale candidato, traeva in inganno il pubblico ufficiale preposto al rilascio del titolo.
Gli investigatori hanno potuto appurare l’effettiva pericolosità del gruppo e la ferocia impiegata dai membri dell’organizzazione nei confronti di chi opponeva il proprio rifiuto alle condizioni imposte, ovvero brutali pestaggi posti in essere dal gruppo.
Due in particolare gli episodi di violenza dove gli indagati aggredivano le vittime utilizzando anche armi da taglio e corpi contundenti, tra i quali anche coltelli e tirapugni allo scopo di umiliarle e sottometterle. La banda, tuttavia, lungo tutto l’arco temporale dell'attività investigativa, non si è mai limitata all’esecuzione di violente aggressioni, bensì ha proseguito, con determinata ferocia, nella realizzazione di una serie di comportamenti vessatori e assillanti al fine di intimidire le persone offese, costringendole così al silenzio.
Incessante l’attività investigativa e di acquisizione di prove da parte degli uomini della Squadra mobile, anche al fine di individuare ulteriori complici o attività illecite poste in essere dal gruppo criminale.
Operazione ancora in corso.
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