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Cremona Il quartiere Boschetto non è un mortorio

Crediamo sia necessario iniziare riconoscendo il merito del Comune di Cremona nel sostenere l’esistenza dei Centri sociali anziani

| Scritto da Redazione
Cremona Il quartiere Boschetto non è un mortorio

Signor direttore, dopo la lettura di articoli  pubblicati sui giornali locali che definiscono il “ Boschetto un mortorio” abbiamo sentito il dovere di scrivere queste poche righe, non per aprire una polemica, ma per fare alcune precisazioni in modo di dare ai lettori ed ai cittadini cremonesi una visione differente della realtà del Boschetto rispetto a quanto raccolto nelle interviste che il cronista, autore dell’articolo, ha pubblicato.

Crediamo sia necessario iniziare riconoscendo il merito del Comune di Cremona nel sostenere l’esistenza dei Centri sociali anziani (Csa), nel caso specifico del Csa Aup G. Strozzi del Boschetto, che dal lontano 2001 grazie al lavoro e all’impegno giornaliero di un gruppo di volontari garantisce ai circa 150 anziani iscritti al Centro in gran parte residenti nel quartiere la possibilità di ritrovarsi e di sconfiggere perciò la solitudine

svolgendo attività ricreative, sociali e culturali. Periodicamente il Centro con il sistema del catering,  organizza momenti conviviali molto graditi e collaborando con agenzie autorizzate al turismo sociale, organizza qualche gita nelle località di maggiore richiamo turistico e culturale. Dal 2013 si sono organizzati

corsi di yoga, sui problemi riguardanti la salute ed il benessere della popolazione anziana, gare di carte, lotterie e tombole debitamente autorizzate. Dal Boschetto tramite alcuni volontari del Centro sociale vengono organizzati gruppi di appassionati che nelle occasioni promosse dal teatro Ponchielli e dal Comune di Cremona assistono alle rappresentazioni teatrali (liriche, prosa, ecc.) e cinematografiche ‘Cinema con Tè...’. Questo vale anche per alcune mostre nel circuito museale della città.

Queste attività sono pressoché condivise in tutti i sette Csa A. Aup della città con alcune varianti che sono legate a specifiche richieste degli associati (come il ballo). A tutto questo va aggiunto lo spirito solidale che permette ai nostri centri singolarmente o coordinati a livello cittadino e provinciale di aiutare concretamente persone, famiglie, istituzioni, scuole, parrocchie e strutture socio sanitarie ed assistenziali nella provincia, ma anche in occasioni di calamità naturali che flagellano spesso il nostro Paese, si aiutano in vario modo le popolazioni colpite.

Ritornando al Boschetto crediamo infine che il Centro G. Strozzi abbia assunto per i suoi frequentatori il ruolo di ‘seconda casa dove sono ben accolti e rispettati.

Gianfranco Filippini (centro sociale anziani G. Strozzi)

Franco Squerti (presidenza Aup)

Cremoan 11 agosto 2014 

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