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(CR) Premio di bontà Lidia Bittanti Entro il 31 ottobre le segnalazioni

Lidia Bittanti nasce a Cremona il 17 settembre 1906, la prima di quattro figli

| Scritto da Redazione
(CR) Premio di bontà Lidia Bittanti  Entro il 31 ottobre le segnalazioni

(CR) Premio di bontà Lidia Bittanti  Entro il 31 ottobre le segnalazioni

Per iniziativa delle famiglie Bittanti e Antonioli è stato istituito un premio annuale di bontà intitolato alla memoria di Lidia Bittanti. L’Amministrazione comunale, apprezzando il gesto e condividendone le finalità, si è assunta il compito di erogare, per il 2024, due premi da 1.000,00 euro ciascuno. I beneficiari del premio sono bambini o bambine, ragazzi o ragazze e giovani residenti in città o in uno dei Comuni della provincia di Cremona - compreso chi, pur non residente, vi svolga attività di studio o di lavoro - che si siano distinti per atti di bontà verso terze persone e che non abbiano superato il 21° anno di età alla data del 18 novembre dell’anno di erogazione dei premi.  Un’apposita commissione provvederà all’assegnazione della somma messa a disposizione. La cerimonia di premiazione si terrà il 18 novembre 2024. In caso di parziale o mancata assegnazione dei premi la commissione può decidere di assegnare una parte della somma disponibile ad associazioni o istituzioni che operano a favore di minori, anche fuori dal territorio provinciale.

Il Sindaco invita chiunque sia a conoscenza di atti di bontà che rispondono alle finalità del premio a segnalarli per lettera - entro le ore 12 di giovedì 31 ottobre 2024 - alla Commissione del Premio di bontà Lidia Bittanti presso l’Ufficio Gabinetto del Comune di Cremona (piazza del Comune, 8). Nelle segnalazioni, preferibilmente documentate, lo scrivente dovrà indicare: cognome, nome, età, professione, indirizzo della persona che ha compiuto l’atto di bontà; una descrizione del fatto o dei fatti con indicazione della data, del luogo, delle circostanze, ecc.; nome, cognome, indirizzo e contatto mail o telefonico di chi segnala. La Commissione non prenderà in esame le domande di sussidio e le auto segnalazioni.

*Lidia Bittanti nasce a Cremona il 17 settembre 1906, la prima di quattro figli. Diventata una giovane donna, Lidia decide di staccarsi dalla famiglia, lascia Cremona e con una amica si sposta nella città di Parma per avviare un’attività commerciale, un negozio di biancheria. Manifesta da subito la sua intraprendenza, sa muoversi con disinvoltura e abilità. Il commercio è la sua vita e con coraggio si divide dall’amica aprendo un negozio tutto suo. Mantiene lo stesso articolo di vendita ma prende contatti con la città di Firenze e avvia una fiorente azienda di confezioni: la IMCERF, acronimo di “Impresa Confezioni e Ricami Fiorentini”. Passano gli anni, il negozio non basta più. Dopo essersi sposata inizia un’attività di vendita dei suoi articoli ad altri negozi e in altre città. Nel 1955 rientra a Cremona. Ancora una volta si rinnova, ha capacità e idee in campo commerciale. Decide per una nuova attività: non vuole più vendere prodotti realizzati da altre aziende ma vendere ciò che lei stessa produce. L’orientamento è per un articolo nuovo in espansione sul mercato: il costume da bagno. Conosceva il mercato e aveva fatto la sua scelta. Alcuni famigliari, a vario titolo, l’aiuteranno ma è lei che porta avanti e sviluppa quella che rimarrà pur sempre una piccola attività imprenditoriale. Sa progredire ma soprattutto rinnovarsi per seguire un mercato in evoluzione. La grande mossa fu andare negli Stati Uniti a rifornirsi di un prodotto nuovo per fare i costumi da bagno, il tessuto LASTEX, che rivoluzionò il mercato. La sua vita fu semplice e misurata; visse fino alla fine con la vicinanza di sua mamma in una casa in via Elio Crotti in Cremona. Al piano terreno il laboratorio e gli uffici. Si interessava di tutto il ciclo della lavorazione dei costumi da bagno. Negli ultimi anni però cedette la gestione del laboratorio e curò totalmente il rapporto commerciale con i suoi clienti. Condusse la sua azienda fino al 1966 quanto una grave malattia la obbligò in poco tempo a lasciare. Fu lucida fino all’ultimo e come suo desiderio ebbe modo di esprimere le sue volontà nel segno dell’altruismo e della solidarietà, valori in cui credeva e che la famiglia rispettò pienamente. Destinò un aiuto economico a diverse presone che sapeva in difficoltà e volle che il suo denaro fosse destinato ai giovani. La famiglia, tenendo conto delle sue volontà, ha istituito questo premio, attraverso un’importante donazione al Comune, per ricordarne la memoria.

Cremona, 12 settembre 2024

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