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Cremona Inaugurata in via Aselli la sede della scuola di seconda opportunità

Un luogo voluto dal Comune per servizi e percorsi sperimentali dedicati ad adolescenti e giovani

| Scritto da Redazione
Cremona Inaugurata in via Aselli la sede della scuola di seconda opportunità Cremona Inaugurata in via Aselli la sede della scuola di seconda opportunità

Cremona Inaugurata in via Aselli la sede della scuola di seconda opportunità

 Un luogo voluto dal Comune per servizi e percorsi sperimentali dedicati ad adolescenti e giovani

 Cremona, 9 luglio 2020 - Dopo due anni di sperimentazione del progetto Cremona Wave. Inizia adesso, non domani, che il Settore Politiche Sociali, in collaborazione con il Settore Politiche Educative del Comune di Cremona, ha avviato nel 2019, è stata inaugurata in alcuni ambienti del Palazzo della Carità della Fondazione “Città di Cremona”  la sede dedicata alle attività della scuola di seconda opportunità. Uno spazio permanente per la scuola ma anche per l'evoluzione delle funzioni a supporto dei giovani e delle loro famiglie.

Sono intervenuti per l'Amministrazione Comunale il Sindaco Gianluca Galimberti, l'Assessore alle Politiche Sociali e fragilità Rosita Viola, l'Assessore all'Istruzione Maura Ruggeri e l'Assessore con delega ai Giovani e Politiche della Legalità Luca Burgazzi. Numerosi i partecipanti all'iniziativa in rappresentanza di enti,  istituzioni (Prefettura di Cremona, ATS Val Padana, ASST Cremona, Ufficio Scolastico Territoriale), terzo settore ed associazioni, coinvolti nel progetto ed impegnati ogni giorno al fianco di molti giovani, ragazze e ragazzi che nel vivo della loro esperienza di crescita faticano a stare a scuola e vivere nella comunità.

Il progetto nasce dall'impegno del Settore Politiche Sociali nell'ambito della co-progettazione del Servizio integrato di interventi di promozione, prevenzione, cura e protezione del minore e della sua famiglia, in collaborazione con il Settore Politiche Educative, attraverso la collaborazione delle Cooperative Cosper e Nazareth, già da anni impegnate nell’accompagnamento ai percorsi di crescita degli adolescenti e delle famiglie.

L'iniziativa è stata l'occasione per presentare gli esiti dei primi due anni di attività. In particolare l'Assessore Viola ha ricordato gli obiettivi del percorso sperimentale: supportare la valenza educativa propria della funzione sociale svolta dalla scuola; potenziare il raccordo fra i servizi e il mondo della scuola, fra scuola e territorio a favore di una più efficace presa in carico integrata delle situazioni più fragili, aggancio precoce e approccio promozionale; sperimentare nuove strategie e ulteriori strumenti in grado di intervenire in modo efficace per contrastare la dispersione scolastica e promuovere una scuola e contesti educativi inclusivi; promozione di un approccio integrato e inserito in una strategia complessiva di intervento a favore dell’adolescenza definita a livello di città.

Insieme al gruppo degli operatori sociali e degli educatori, alla dirigente del Settore Politiche Sociali Eugenia Grossi, alla responsabile del Servizio Politiche Educative Silvia Bardelli, che hanno lavorato insieme per realizzare il percorso, era presente anche Michele Gagliardo, che ha supportato con la sua esperienza l'avvio e lo sviluppo della sperimentazione. Gagliardo è intervenuto spiegando le principali azioni realizzate, quali l’introduzione della figura dell’educatore scolastico nelle scuole secondarie di primo grado della città e l’avvio dell’esperienza pilota di quelle che vengono chiamate “scuole di seconda opportunità”, occasioni per coinvolgere nuovamente in percorsi di formazione e di crescita quei ragazzi che hanno abbandonato la scuola prima del conseguimento della licenza media, dunque ancora prima dell’assolvimento dell’obbligo scolastico. Un impegno prima di tutto per la formazione umana e civile dei ragazzi.

La scuola di seconda opportunità è altresì un ambiente didattico ed educativo che pone al centro l'individualizzazione dei percorsi, la cura della singolarità delle vite e che, a partire da questo, permette di costruire insieme sapere attraverso le esperienze, le relazioni, il fare, l'apprendimento collaborativo. La scuola di seconda opportunità di Cremona è riuscita a “recuperare” una decina di ragazzi che avevano definitivamente abbandonato precocemente lo studio portando quattro di loro al conseguimento della licenza media e alla conseguente iscrizioni a percorsi di istruzione superiore.

Nello specifico sono quattro le scuole medie cittadine, “Vida”, “Anna Frank”, “Virgilio” e “Campi”, che partecipano al percorso, circa 50 i docenti e oltre 80 i ragazzi coinvolti sia a livello di lavoro individuale che di classe. La dirigente  Daniela Marziani della Scuola “Virgilio” e la docente Paola Romagnoli, per la “Campi”, sono intervenute all'inaugurazione portando la loro esperienza. In particolare, nel corso del 2020, si è lavorato per definire un protocollo operativo con i quattro istituti di istruzione secondaria di primo grado e con l’Ufficio Scolastico Territoriale.

Paola Romagnoli, quale membro del CdA, è intervenuta anche per portare il saluto della Fondazione “Città di Cremona”: la sede della scuola di seconda opportunità è infatti collocata negli ambienti nel Palazzo della Carità, proprietà della Fondazione, un luogo storico e simbolico nel quale da oltre mezzo secolo, con diverse modalità a seconda dell'epoca, ci si è presi cura della comunità. Nel complesso vi è anche la sede  dell'Associazione Lazzaro Chiappari, presente con il Presidente Arnaldo Scazzoli, che da sempre è impegnata a favore di minori e giovani e con la quale si potranno sviluppare ulteriori sinergie, così come con le diverse associazioni locali rappresentate dal Forum Provinciale del Terzo Settore a nome del quale è intervenuto Claudio Ardigò.

Le attività di questo biennio sono state inevitabilmente segnate dall’emergenza sanitaria da Covid-19 che ha radicalmente cambiato gli scenari e le prospettive. Non è stato facile realizzare le attività ed arrivare all'apertura della sede. Il lungo periodo di sospensione della scuola ha fatto comprendere quanto essenziale essa sia per i nostri sistemi sociali. La didattica a distanza ha fatto anche comprendere che, nonostante la tecnologia possa essere una preziosa risorsa, la dimensione della relazione reale e non virtuale fra le persone, la prossimità è un elemento che non è possibili surrogare e rappresenta il primo motore della crescita e della formazione dei nostri ragazzi. Si riscontrano un aumento delle fragilità e ci sono ripercussioni di questo lungo periodo di emergenza sulle vite dei bambini e degli adolescenti. Per tale motivo supportare gli insegnanti nel loro difficile compito, in questo momento così complesso, diventa una priorità, così come rafforzare l’integrazione fra la scuola e il territorio, rinsaldare l’alleanza fra tutte le parti a partire dal nuovo coinvolgimento delle famiglie

La sede è un punto di arrivo e di partenza verso il consolidamento di un nuovo modello di intervento nell’ambito del contrasto del fenomeno della dispersione scolastica, così come il potenziamento della funzione educativa della scuola quanto la disponibilità di strategie alternative per garantire i percorsi di crescita e di formazione anche per coloro che fanno fatica a stare “dentro”.

La situazione attuale segnata dall’emergenza sanitaria, rappresenta una ulteriore motivazione ad investire su questo ambito così importante e allo stesso tempo sollecitato. Un investimento significativo per dare risposta ai bisogni di crescita e alle difficoltà dei minori e delle loro famiglie, per contrastare la povertà educativa e sociale, con uno sguardo attento al futuro delle persone e della città.

La sede è stata allestita con materiali prodotti dai ragazzi che hanno partecipato al percorso Cr_wave con una piccola mostra, video, e quadri.  Nei prossimi mesi ospiterà altri servizi e attività rivolte ad adolescenti e giovani grazie alla collaborazione già in atto con ASST Cremona: all’inaugurazione sono infatti intervenute la Direttrice Socio Sanitario Paola Mosa e la responsabile U.O. Consultorio Famliare di Cremona Enrica Ronca.

“Cremona è una città che sta investendo moltissimo sui giovani, con loro e per loro. Ecco anche l'esperienza della scuola di seconda opportunità, per la crescita civile e umana di tutti le giovani e i giovani, in particolare contro la dispersione scolastica. Cremona cresce grazie agli investimenti grandissimi sulle scuole e sui tantissimi progetti didattici e culturali dagli 0-6 anni fino alle scuole superiori, allo sviluppo enorme delle Università, alle azioni di aiuto anche psicologico, alle proposte di orientamento e di legame tra scuole, Università e imprese, alle tantissime iniziative culturali, musicali e sportive, ai molteplici percorsi di accompagnamento educativo, allo sviluppo economico, culturale e di occupazione che sempre perseguiamo. La scuola di seconda opportunità in questo panorama rappresenta in modo eclatante il desiderio di prendersi cura dei nostri ragazzi in una relazione educativa forte. Perché tutta la comunità di Cremona possa diventare sempre di più una comunità educante”, è il commento del Sindaco Gianluca Galimberti su questa importante iniziativa che ha preso avvio.             

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