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Cremona Venerdì 1 ottobre riapre al pubblico il Museo Archeologico

Dal 3 ottobre primo evento della stagione con la mostra La memoria del guerriero

| Scritto da Redazione
Cremona Venerdì 1 ottobre riapre al pubblico il Museo Archeologico

Cremona Venerdì 1 ottobre riapre al pubblico il Museo Archeologico

Dal 3 ottobre primo evento della stagione con la mostra La memoria del guerriero

Cremona, 29 settembre 2021 - Il Museo Archeologico di via San Lorenzo riaprirà al pubblico, come annunciato, venerdì 1 ottobre. Già domenica 3 ottobre è previsto il primo evento della nuova stagione: alle ore 17 si terrà infatti l’inaugurazione della mostra La memoria del guerriero, inserita nella programmazione di Cultura Partecipata 2021, e che rimarrà aperta sino all’1 novembre prossimo.

L’idea dell’artista Roberta Pagliari di creare opere come reperti e farle dialogare con veri reperti archeologici trova così, con questa esposizione, la sua realizzazione nella suggestiva cornice del Museo di via San Lorenzo. Un progetto coltivato da tempo, che nel tempo si è trasformato e che ora vede la luce. E’ in programma inoltre una una doppia performance di danza e recitazione a cura di Teatrodanza – PosainOperaBallet: la prima si terrà alle 17,30, la seconda alle 18,15.

Così descrive la mostra la curatrice, Donatella Migliore: “Chi è il guerriero? E qual è la sua memoria? Dai reperti che il visitatore incontrerà nel suo percorso, intrecciati e dialoganti con gli oggetti conservati nel Museo Archeologico, emerge la figura del guerriero per eccellenza, colui che la letteratura, fin dai canti dell’epica classica, ci tramanda come l’eroe astuto e forte: Ulisse. È lui il guerriero, l’eroe per eccellenza, ancor più di Achille, Ettore, Agamennone, Aiace. È lui che non ragiona solo in termini di forza e coraggio, ma anche, e soprattutto, di pensiero e intelligenza.

Il nostro guerriero è dunque Ulisse. Ulisse che parte giovane per la guerra, Ulisse che combatte, Ulisse che recupera Achille quando se ne va da Ilio, Ulisse che risolve dopo 10 anni di combattimenti la guerra, non con la forza, quella non funziona più, ma con quello che oggi si chiama “pensiero trasversale”; lui pensa differente e quindi inventa una cosa mai vista. I Troiani non capiscono il pericolo e per loro sarà la disfatta, mentre per i Greci una gloria imperitura. E dopo la presa di Troia è tempo di tornare, ma per Ulisse, che ha infranto le leggi divine, non ancora. Poseidone farà sì che il nostro guerriero peregrini per altri 10 anni attraverso il Mediterraneo, perdendo in ogni avventura i suoi compagni fino a rimanere solo, ma acquisendo assoluta esperienza del mondo.

Nel suo viaggio Ulisse conosce il mostruoso ma anche il fascino di una conoscenza superiore, grazie soprattutto alle figure femminili che incontra. Il mondo femminile è fondamentale per la sua continua ricerca e per placare la sua sete di conoscenza. Circe lo inizia alla magia naturale e lo introduce alla scoperta dell’underworld, del mondo infero dove Ulisse incontra la madre morta, i suoi compagni e l’indovino Tiresia che gli svela parte del suo futuro. Le sirene sono creature formidabili ma molto pericolose, tuttavia Ulisse trova il modo per trasformare un’esperienza fatale in un approfondimento della sua mai placata conoscenza. Calipso, bellissima e divina, gli offre l’immortalità, ma Ulisse rifiuta, perché la sua missione è un’altra. Infine Nausicaa, che lo introduce nella reggia del padre che lo aiuterà a tornare nella sua dimora.

L’universo femminile si rivela determinante nella vita di Ulisse: il suo stesso ritorno in patria è dominato dal pensiero della moglie oltre che del figlio. La memoria del guerriero Ulisse è dunque una stratificazione di ricordi indelebili di immagini femminili, di compagni per sempre perduti, di situazioni vissute che lo hanno portato a livelli di conoscenza e consapevolezza superiori fino al rientro, sofferto, in patria. La sua memoria è dunque la mano di Circe che raccoglie le erbe per le sue pratiche magiche, è il busto di Calipso, è il suo stesso busto di quando, giovane, parte per la guerra, è il volto di Atena, dea amica, sono le armi che lo aiutano, è lo scudo che lo protegge dai colpi della vita, sono le maschere del guerriero che testimoniano, attraverso colori diversi, il suo divenire. E allora la memoria del guerriero diventa, a ben vedere, memoria collettiva, di tutti noi, ognuno testimone del suo viaggio e della trasformazione che il viaggio ha su di noi, ciascuno in compagnia di oggetti-simbolo che scandiscono, come pietre miliari, gli snodi della propria esistenza.

Questa memoria, individuale e collettiva, diventa l’Epos, il racconto mitico in cui la nostra civiltà si rispecchia e che nei secoli è stata cantata da poeti e scrittori: per questo l’inaugurazione della mostra sarà arricchita da una performance di danza e recitazione, a cura di Teatrodanza, che, prendendo spunto da brandi dell’Iliade e dell’Odissea, passando attraverso Dante, Foscolo, Pascoli, Pavese, darà  voce alla memoria, variamente vissuta e interpretata nelle diverse stagioni dell’uomo”.

 Museo Archeologico/ via San Lorenzo, 4 – Cremona/ 0372 407775/ museo.archeologico@comune.cremona.it 

Orario di apertura:/ da martedì a venerdì 9 - 13. Sabato, domenica e festivi 10 - 17 / ingresso: € 3,00

Per prenotare l’ingresso alla performance del 3 ottobre/ 0372 407269 – 407048  HYPERLINK

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