Davide Bazzani ( Torre dè Picenardi) : La cascina cremonese era come una caserma.
La cascina cremonese era come una caserma. Il padrone soltanto aveva la chiave del massiccio portone di legno o del "purtél". Nessuno poteva entrare o uscire dopo l'orario stabilito. Qui vivevano uomini e animali in una promiscuità inimmaginabile.
Io arrivo da lì. Ieri sono tornato. Tutto se ne è andato in malora. Dal tetto crollato intravedo i muri scrostati della stanza dove sono nato, i colori delle pareti sbiaditi dal tempo e dalle intemperie. Le finestre sono aperte con i vetri rotti.
Della antica fierezza di un mondo fatto di duro lavoro e di sacrifici è rimasto solo il silenzio e qualche fantasma nella mia memoria.