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Dimensionamento scolastico nella fase finale

| Scritto da Redazione
Dimensionamento scolastico nella fase finale

PIANO DI DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO LA CONSULTAZIONE E’ ENTRATA NELLA FASE FINALE
La proposta è di cinque autonomie.
E’ ormai entrato nella fase conclusiva il percorso di consultazioni, durato più di un anno, per la definizione del piano di dimensionamento scolastico in vista delle cosiddette “verticalizzazioni”.  La legge 111 del 2011 aveva previsto, com’è noto, che le scuole primarie (elementari) e secondarie di primo grado (scuole medie) ancora autonome dovessero venire accorpate, rispettando logiche territoriali e di bacini di utenza, in istituti comprensivi con un’utenza minima di 1000 studenti. Oggi si è tenuto un passaggio significativo: l’incontro conclusivo tra l’assessore alle Politiche Educative Jane Alquati, in rappresentanza del Comune di Cremona, come ente capofila, e i sindaci degli altri Comuni coinvolti. 
Lo scorso mese di giugno, a seguito di ricorsi da parte di alcune Regioni, la Corte Costituzionale aveva dichiarato l’incostituzionalità di alcuni articoli della legge 111, riconoscendo la competenza regionale in tema di programmazione scolastica. In seguito, la Regione Lombardia, con la Delibera  di Giunta dell’11 luglio 2012 ha riconfermato l’obbligo per gli enti locali, titolari delle funzioni di programmazione, di procedere al dimensionamento in vista dell’anno scolastico 2013 – 2014.
Per legge spetta infatti ai Comuni la formulazione delle proposte di dimensionamento. Pertanto,  già dall’estate 2011 il Comune di Cremona, come capofila dell’ambito 9 (di cui fanno parte anche i Comuni di Acquanegra, Bonemerse, Gerre de’ Caprioli, Malagnino, Sesto ed Uniti, Persico Dosimo, Spinadesco e Stagno Lombardo) ha tenuto incontri con tutti gli attori interessati del territorio e in particolare con i dirigenti scolastici, l’Ufficio Scolastico Territoriale, le organizzazioni sindacali. 
La proposta, approvata stamattina dal tavolo dei sindaci, rappresenta il frutto di questo paziente lavoro di analisi e condivisione e tiene conto di alcuni elementi emersi negli ultimi mesi:  in particolare, tra le due opzioni discusse inizialmente (costituzione di quattro o cinque autonomie scolastiche) il tavolo si è orientato sulla costituzione di cinque istituti. Tale scelta, che sconta la necessità di strutturare un istituto che fa capo ad un plesso di scuola secondaria collocato fuori città (a Sesto), è motivata dalla volontà - espressa da quasi tutti gli attori consultati - di evitare la nascita di istituti di dimensioni troppo grandi e di evitare un’eccessiva razionalizzazione in una fase in cui le scuole sono già sottoposte a tagli molto pesanti.
Inoltre, occorre tenere conto che nel territorio extraurbano esistono già alcuni istituti comprensivi di dimensioni piuttosto ridotte, rispetto ai quali è possibile che già nei prossimi anni la Regione chieda nuovi interventi, che presupporrebbero ulteriori riorganizzazioni. La scelta proposta dai sindaci tiene conto anche del percorso che sta impegnando i piccoli comuni sul tema delle gestioni associate.
La proposta è già stata inviata agli istituti scolastici per essere sottoposta ai consigli di istituto, i quali dovranno esprimere il loro parere obbligatorio entro la fine del mese, così come le giunte dei Comuni dell’ambito. In seguito, il Comune di Cremona approverà il piano con propria delibera e lo invierà alla Provincia entro il 10 ottobre.
I sindaci, a chiusura del percorso, hanno espresso la convinzione che il piano disegnato rappresenti la migliore proposta possibile considerando i numerosi fattori in gioco: soprattutto, dichiara l’assessore alle Politiche Educative Jane Alquati “si tratta di un’elaborazione realizzata avendo sempre presente l’interesse preminente dei bambini e delle famiglie, che rappresentano i veri destinatari di questo lavoro; in questo senso gli amministratori hanno lavorato cercando di non fermarsi alle condizioni contingenti ma di guardare al futuro del territorio. Credo quindi che possiamo essere soddisfatti di questo risultato, che accoglie le osservazioni di molti dei nostri interlocutori, in primis l’Amministrazione provinciale, in particolare l’assessore Paola Orini, e le organizzazioni sindacali”.
A loro volta i sindaci dell’Ambito hanno espresso un ringraziamento all’Assessore del Comune di Cremona per aver impostato un lavoro nel quale ciascuno degli Amministratori ha potuto portare il proprio contributo, in un clima di collaborazione e di cordialità.
Gli ultimi passaggi del percorso prevedono, nelle prossime settimane, un nuovo incontro con i sindacati convocato dalla Provincia, una discussione da parte della Commissione consiliare del Comune e un incontro finale di restituzione con tutti gli attori interessati del territorio.

Cremona, 13 settembre 2012

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