Giovedì, 28 marzo 2024 - ore 09.58

DIRITTI UMANI E AMBIENTE: SERVE UNA NORMATIVA UE SULLA DUE DILIGENCE LUNGO L’INTERA CATENA DI APPROVVIGIONAMENTO

Pubblicati i risultati di uno studio da cui risulta che nell'UE solo un’impresa su tre esercita la dovuta diligenza per quanto riguarda l'impatto sui diritti umani e sull'ambiente.

| Scritto da Redazione
DIRITTI UMANI E AMBIENTE: SERVE UNA NORMATIVA UE SULLA DUE DILIGENCE LUNGO L’INTERA CATENA DI APPROVVIGIONAMENTO

La Commissione europea ha pubblicato ieri i risultati di uno studio sugli obblighi di due diligence (dovuta diligenza) lungo la catena di approvvigionamento, dal quale risulta che nell'UE solo un’impresa su tre esercita la dovuta diligenza per quanto riguarda l’impatto sui diritti umani e sull’ambiente.

In questo contesto, dovuta diligenza significa, ad esempio, che un’impresa è tenuta a controllare i propri fornitori e le proprie operazioni per essere sicura di "non nuocere". Ciò potrebbe implicare la necessità di verificare che i fornitori non sfruttino il lavoro minorile o non sversino rifiuti nei fiumi. Il 70% dei 334 partecipanti al sondaggio concorda sul fatto che un obbligo generale di dovuta diligenza a livello UE con riferimento all’impatto sui diritti umani e sull’ambiente potrebbe essere vantaggioso per le imprese.

"Secondo le imprese, una normativa UE in quest’ambito garantirebbe la certezza del diritto e regole armonizzate sul dovere delle imprese di rispettare le persone e il pianeta”, dichiara Didier Reynders, Commissario per la Giustizia. “Poiché la neutralità climatica è una delle principali priorità di questa Commissione, farò in modo che i risultati di questo importante studio siano tenuti in considerazione nell’elaborazione delle iniziative future".

Lo studio, avviato nel dicembre 2018 nel quadro del piano d'azione della Commissione per finanziare la crescita sostenibile, esamina le alternative per regolamentare la dovuta diligenza delle imprese sia nelle proprie operazioni che nelle catene di approvvigionamento, onde scongiurare impatti negativi sui diritti umani e sull’ambiente, anche in relazione ai cambiamenti climatici. Lo studio si inserisce inoltre negli obiettivi del Green Deal europeo, che sottolinea la necessità che la sostenibilità sia ulteriormente integrata nelle norme sul governo societario in tutta l'UE, dal momento che molte imprese si concentrano troppo sui risultati finanziari a breve termine rispetto agli aspetti relativi allo sviluppo e alla sostenibilità a lungo termine. 

 

(aise) 

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