Il M5S vuole il referendum sull’Europa e sull’Euro?
Beppe Grillo ha dichiarato nei giorni scorsi che “L'Europa va ripensata. Faremo un anno di informazione e poi andremo a fare un referendum e diremo sì o no all’euro, sì o no all’Europa.Nessuna persona, nessun partito deve arrogarsi il diritto di dire sì o no per una cosa così importante che coinvolge 60 milioni di persone. Vuol dire che faremo un anno di informazione e poi andremo a fare un referendum e diremo sì o no all’euro, sì o no all’Europa”.
Ma Crimi, portavoce al Senato del M5S dichiara "La consultazione sulla moneta unica è folle. L'ordinamento non la prevede"
Il capogruppo al Senato del Movimento Cinque Stelle non condivide la linea del grande capo che ha annunciato l'imminente referendum per far uscire l'Italia dall'euro.
Ma Franco Russo, ex parlamentare, esperto di problemi istituzionali dichiara “ Non siamo più di fronte al tradizionale deficit democratico che da sempre mina l’UE. Dopo l’avvio del Semestre europeo che ha sottratto ai parlamenti il potere di decidere i bilanci pubblici, dopo il Fiscal Compact che obbliga al pareggio di bilancio e al risanamento del debito pubblico in venti anni, siamo di fronte a una concentrazione del potere decisionale nella Troika europea: Consiglio europeo, Commissione, e BCE.
Nell’Unione europea domina un’oligarchia, che ha di fatto cancellato la stessa democrazia parlamentare. Si pone la questione di chi ha deciso questo trasferimento dei poteri, e si pone la questione di chi decide nell’UE.Occorre che sull’Unione Europea, sui suoi Trattati, sui poteri, accentrati a Bruxelles e a Francoforte per imporre le politiche di austerità, siano chiamati a decidere i cittadini”.
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