Emanuele Gatti al Rotary Club Crema |Agazzi Antonio
Martedì 14 Settembre il socio Emanuele Gatti - Presidente della Camera di Commercio Italiana per la Germania (ITKAM), una brillante carriera prima in ambito universitario, poi industriale (Sis-Ter, Fresenius) - ha tenuto, da remoto, un’eccellente relazione sul tema: “Le elezioni del Parlamento tedesco: dopo di Lei il diluvio?”.
Il prossimo 26 Settembre, infatti, in Germania si terranno le elezioni federali. Dopo 16 anni da Cancelliera, Angela Merkel - un vastissimo apprezzamento tra i Suoi connazionali (84%} ma anche all’estero, mai sconfitta alle Elezioni e senza alcun problema per esempio di carattere giudiziario - ha scelto di non ricandidarsi.
Certamente una svolta, non solo per la Germania, ma anche per l’Europa e per la politica internazionale. Il relatore, con dovizia di dati, ha preso in esame la situazione determinata dalla fine dell’”era Merkel”, a partire dalle conseguenze negative sui consensi al Suo partito (CDU-CSU). Ha parlato di “secondo miracolo economico tedesco’”, con riferimento ai risultati della Sua azione di governo, caratterizzata certamente dall’aumento delle entrate e del carico fiscale ma anche dall’incremento degli investimenti per modernizzare le infrastrutture e delle risorse destinate alla spesa sociale. In materia di immigrazione e criminalità, il relatore ha dato conto di un sensibile calo dei reati e di un’integrazione avvenuta in modo costoso ma con successo.
Dal punto di vista sociale, “la classe media ha tenuto, non è stata cannibalizzata”. I cospicui investimenti in ricerca - forse più incrementale che innovativa - non hanno, invece, dato i risultati che si proponevano. In merito agli scambi economici, l’Italia è ottimamente posizionata: sesto esportatore in Germania; l’export dalla Germania all’Italia è pure cresciuto ma in modo contenuto. Il relatore ha, poi, passato in rassegna i temi più importanti per l’elettorato (in cima ecologia e clima, poi, nell’ordine, pandemia, pensioni, immigrazione…) e per la classe politica che, in modo sorprendente, parla pochissimo di economia e debito pubblico.
Si è, infine, concentrato sulle tendenze elettorali, ovvero sui sondaggi che prefigurano il calo della CDU-CSU, il successo della SPD - che diverrebbe il primo partito, grazie al candidato Cancelliere Olaf Scholz, colui che ha voluto inserire in Costituzione la parità tra entrate e uscite, “quindi non un socialdemocratico spendaccione ma una figura che manterrà il rigore di cassa” -, la crescita dei liberali e dei verdi. Secondo, in particolare, gli ultimi sondaggi si potrebbe creare una situazione inedita per la Germania: 5 partiti oltre il 10%. La corsa è ancora aperta, anche se a essere favoriti parrebbero la SPD e il suo candidato Scholz.
Oltre al recupero socialdemocratico, pare segnalarsi l’enorme crescita dei “Verdi”, molto diversi da quelli italiani, per temi trattati e per approccio politico. L’estrema destra resterebbe confinata al 12% e isolata: nessuna alleanza con AfD è, infatti, accettata dagli altri partiti. Potrebbe rendersi necessaria una coalizione tra tre partiti, altra novità per il quadro politico tedesco, il che renderebbe il ‘contratto di coalizione’ molto più importante dei singoli programmi di partito.
Da sottolineare che la CDU-CSU ha fatto trapelare la propria disponibilità a replicare la ‘Grosse Koalition’, questa volta a guida socialdemocratica, ma la SPD non si è espressa in merito; inoltre, non riproponendosi il Cancelliere che ha guidato l’esperienza della ‘Grosse Koalition’ uscente (Angela Merkel), gli attacchi politici verso i candidati Cancelliere non mancano, tra SPD e CDU. Un elemento che differenzia molto la Germania dall’Italia è rappresentato dal fatto che i tre principali partiti sono marcatamente europeisti.
La disamina di Emanuele Gatti - completa, lucida e puntuale - ha incontrato il sincero apprezzamento dei soci del Rotary Club Crema, che Lo hanno ringraziato anche per la consueta, brillante capacità espositiva.