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F.I.D.U.Ci.A. OFF: le conquiste delle cooperative sociali, da Basaglia a oggi

A Torre de’ Picenardi, Santa Lucia di Asola si racconta, a partire dalla Legge che chiuse i manicomi.

| Scritto da Redazione
F.I.D.U.Ci.A. OFF: le conquiste delle cooperative sociali, da Basaglia a oggi

(Torre de Picenardi) F.I.D.U.Ci.A. OFF: le conquiste delle cooperative sociali, da Basaglia a oggi

A Torre de’ Picenardi, Santa Lucia di Asola si racconta, a partire dalla Legge che chiuse i manicomi.

TORRE DE’ PICENARDI – Una sala piena e incuriosita ha accolto sabato 20 gennaio, la prima serata del F.I.D.U.Ci.A. OFF, la piccola rassegna nata all’interno del Festival Internazionale del Documentario Urbano e del Cinema Ambientalista dalla collaborazione tra SOMS1908 e la Cooperativa sociale Santa Lucia di Asola.

Si è parlato di Terzo Settore, tema delle tre proiezioni speciali dell’OFF, e in particolare della storia delle cooperative sociali di tipo B, quelle che si occupano di inserimento al lavoro di persone con disabilità, fragilità o disagio, il cui operato, ancora oggi, è poco conosciuto dal pubblico.

A presentarla insieme a Giacomo Volpi, Presidente di SOMS1908, i curatori del progetto, Massimo Zucchi, vicepresidente di Santa Lucia e la giornalista Mara Corradi, che hanno posto l’accento sulla condivisione di valori tra la cooperativa di Asola e SOMS1908. Massimo Zucchi ha sottolineato che, fin dalla loro fondazione, a partire dalla seconda metà dell’800, a porre le basi del dialogo tra le società operaie di mutuo soccorso e le cooperative fu infatti il principio di mutualità, cioè la spinta a fare il bene dei soci, intesa anche come difesa dei più deboli. Mara Corradi ha quindi spiegato che la scelta del cinema per far luce sul Terzo Settore, creando così il F.I.D.U.Ci.A. OFF, è nata dalla precisa volontà di raccontare temi di grande attualità, come la diversità, l’inclusione sociale, la fragilità, toccando la sfera delle emozioni prima ancora di quella della razionalità.

Il film proiettato sabato scorso, durante la prima serata, era “Si può fare” del regista Giulio Manfredonia con Claudio Bisio. Una lettura divertente e a tratti commovente di una storia vera, quella della nascita di una cooperativa sociale di Pordenone che, attraverso il lavoro, ridiede dignità ai soci ex pazienti psichiatrici.

Dopo la proiezione, Giovanna Rubessi, consigliera delegata di Santa Lucia e tra le persone che la vide nascere nel 1988, ha raccontato il clima di pregiudizio in cui nacquero le prime cooperative sociali, le paure e la diffidenza. E quindi ha sottolineato il grande movimento di pensiero a cui la legge Basaglia del 1978 diede il via, generando un impegno culturale che portò a cambiare la mentalità e a vedere le persone non più come pazienti, ma come lavoratori pari a tutti gli altri.

Una piacevole atmosfera di confronto, scambio e condivisione è proseguita poi durante il buffet, offerto dall’area ristorazione della Cooperativa Santa Lucia.

Prossimo appuntamento del F.I.D.U.Ci.A. OFF è sabato 17 febbraio, con il film “Due giorni, una notte” degli acclamati registi Jean-Pierre e Luc Dardenne, dedicato al tema del luogo di lavoro, alla sua disumanizzazione e al potere trasformativo che hanno le persone.

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