Venerdì, 19 aprile 2024 - ore 11.18

FNP-CISL, SPI-CGIL e UILP-UIL chiedono incontro urgente Osservatorio RSA Lombardia: rette sempre più care

“Dopo l’emergenza, “costi-ricatto” per le famiglie” Denuncia del sindacato pensionati di CGIL CIL UIL regionale

| Scritto da Redazione
FNP-CISL, SPI-CGIL e UILP-UIL  chiedono incontro urgente Osservatorio RSA Lombardia: rette sempre più care

FNP-CISL, SPI-CGIL e UILP-UIL  chiedono incontro urgente dell’Osservatorio RSA Lombardia: rette sempre più care

“Dopo l’emergenza, “costi-ricatto” per le famiglie” Denuncia del sindacato pensionati di CGIL CIL UIL regionale

Dal 2013 al 2019 la spesa annua per un anziano ricoverato in una RSA lombarda, considerando la retta giornaliera media minima più bassa, è passata da € 15.121 a € 18.695, mentre considerando quella media massima più alta si va da € 29.324 a € 34.091. A questi importi, già notevoli, in molti casi bisogna poi sommare vari costi aggiuntivi extra retta (lavanderia, parrucchiere e podologo, trasporti sanitari per visite mediche, ecc.).

“Nonostante sia già stato sfondato il tetto dei 3.000 euro al mese, in alcune Rsa lombarde sono scattati ancora altri rincari, che vanno in media da 2 a 8 euro al giorno (da 60 a 243 euro al mese, da 720 a 2.880 euro all’anno). Insomma, le spese a carico delle famiglie per il ricovero di un anziano in una Rsa sono in continuo aumento, anche in periodo Covid, mentre pensioni e indennità di accompagnamento sono al palo”.

Le segreterie regionali dei sindacati pensionati di CGIL CISL UIL Lombardia denunciano l’ennesima situazione negativa nel pianeta RSA. E oggi, si parla di crescita delle rette purtroppo inarrestabile. È quanto emerge da un’indagine condotta da SPI CGIL FNP CISL UILP UIL in Lombardia ma, soprattutto, da alcune denunce arrivate dai parenti di ospiti ricoverati in alcune RSA.

“Sorprende che gli interventi messi in campo nei centri e nelle residenze per anziani al fine di fronteggiare l'epidemia da Covid - 19 debbano ricadere ora sugli ospiti”. Secondo i segretari Valerio Zanolla, Emilio Didonè e Serena Bontempelli, infatti, “in nessun modo l'emergenza può comportare costi superiori proprio nei confronti dei soggetti più deboli, altrimenti si cadrebbe nell'assurdo di fare pagare solo agli anziani ricoverati in Rsa cure e assistenza ricevuta”.

SPI FNP UILP Lombardia chiedono alla Regione “di monitorare e verificare se l'aumento delle rette richiesto dalle strutture sia legittimo e compatibile con le procedure regionali per l'accreditamento. In ogni caso riteniamo che sia necessario intervenire per evitare che l'aumento dei costi ricada sugli ospiti di queste strutture e sulle loro famiglie che stanno attraversando un periodo molto delicato dovuto proprio alla gestione dell'emergenza legata alla diffusione del Covid”.

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