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Fontana (PD), togliere il ticket su farmaci generici

| Scritto da Redazione
Fontana (PD), togliere il ticket su farmaci generici

Fontana (PD), togliere il ticket su farmaci generici
INTERROGAZIONE PER TOGLIERE IL TICKET OCCULTO SUI FARMACI GENERICI
Un risparmio fino a 600 milioni di Euro annui per il Servizio Sanitario Nazionale: questo è stato l’annuncio del Governo con l’inserimento, nella finanziaria dello scorso anno, della norma che modificava il meccanismo del sistema del prezzo di riferimento dei cosiddetti “farmaci generici”. Oggi, quella scelta si rivela per quello che è: un trasferimento di spesa dallo Stato alle tasche dei cittadini. Sì perché, se anche l’Agenzia Italiana del Farmaco ha abbassato il prezzo massimo rimborsabile di circa 4.200 medicinali, non sono parimenti seguite riduzioni di prezzo da parte di tutte le aziende produttrici.
E così i cittadini si trovano a dover sborsare da circa due settimane la differenza tra il prezzo del farmaco e la quota rimborsata dal SSN, per quei medicinali in fascia A gratuiti sino a pochi giorni fa ed ora gravati da un costo che va da alcuni centesimi a qualche decina di Euro.
Di fatto, le famiglie si trovano in presenza di un nuovo ticket occulto. Di fatto, ancora una volta, questo Governo di Lega e PdL scarica il contenimento della spesa farmaceutica sulla parte più debole della popolazione. E la situazione è tanto più assurda se si considera che i farmaci generici sono nati con l’unico scopo di far risparmiare il malato, offrendo a tutti la possibilità di curarsi sostenendo costi accettabili.
Per questo ho presentato un’interrogazione al Ministero della Salute al fine di sollecitare la soluzione urgente di questa situazione e togliere questo aggravio di costi sul reddito delle famiglie e dei cittadini affetti da patologie croniche.


Cinzia Fontana, senatrice

All.: testo dell’interrogazione

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

Fontana Cinzia Maria - Al Ministro della Salute. –
Premesso che:
l’art. 11, comma 9 della Legge n. 122/2010, ha stabilito che, a decorrere dall’anno 2011, per l’erogazione a carico del SSN dei medicinali equivalenti collocati in classe A ai fini della rimborsabilità, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) fissa un prezzo massimo di rimborso per confezione, sulla base di una ricognizione dei prezzi vigenti nei paesi dell’Unione Europea. Tale misura è volta a realizzare un risparmio di spesa non inferiore a 600 milioni di Euro annui;
sulla Gazzetta Ufficiale del 15.04.2011 è stata pubblicata la determinazione AIFA n. 2186/2011 del 08.04.2011, con la quale è stato abbassato il prezzo di riferimento di circa 4.200 farmaci equivalenti di classe A, cui tuttavia non ha fatto seguito analoga riduzione dei prezzi da parte delle aziende produttrici;
ciò sta costringendo gli assistiti a pagare di tasca propria la differenza tra il prezzo del farmaco e la quota rimborsata dal SSN, determinando di fatto l’introduzione di un nuovo ticket occulto a carico dei cittadini;
Si chiede di sapere
quale azione di coordinamento è stata assunta da codesto Ministero per una effettiva riduzione dei listini dei farmaci equivalenti da parte delle aziende produttrici;
quale intervento urgente si intenda assumere per risolvere questa situazione al fine di non gravare ulteriormente sul reddito delle famiglie e dei cittadini affetti da patologie croniche.


27 aprile 2011

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