«Sulla riserva naturale regionale Palata Menasciutto grava da diverso tempo un progetto di centrale idroelettrica voluta dalla ditta In.Bre, frutto di un Accordo di Programma particolarmente discusso e controverso per il fatto di non aver correttamente considerato le prescrizioni previste dalle norme di Regione Lombardia in materia di tutela delle riserve naturali, alle quali è sottoposta la Palata Menasciutto»: così si apre una lettera che Franco Bordo, Deputato di Articolo Uno - Movimento Democratico e Progressista, ha inviato all’Assessore Regionale all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi.
«Attualmente, nella zona prevista per la cantierizzazione vi sono perimetrati due tipi di habitat, bosco alluvionale e habitat fluviale; genera quindi forte sconcerto il fatto che, nello studio della Fondazione Lombardia per l’Ambiente, per l’area di cantiere (e in modo perfettamente sovrapponibile) si preveda il totale declassamento dell’habitat prioritario, destinando poi la stessa zona a non aver più alcuna caratteristica ad habitat», prosegue il parlamentare. «La stessa area perimetrata sulla riva sinistra si estende anche a sud della stradina poderale che conduce alla traversa Menasciutto: per questa parte, di circa un ettaro di superficie, nello studio della FLA si prevede il passaggio a un habitat meno importante e non più prioritario. Inoltre, in una notevole porzione di area di cantiere vi è un bosco di habitat prioritario, che si estende fino alla depressione appena fuori dalla zona di cantiere, a sud della stradina poderale. Sul progetto della centrale sussiste un parere negativo espresso, seppur tardivamente, dal Parco del Serio per consumo di habitat prioritario, proprio perché tale area di cantiere è in buona parte posta in habitat prioritario. A seguito di questo parere, la Provincia di Cremona, a luglio 2016, ha avviato la procedura di rigetto dell’istanza di Autorizzazione Unica per la centrale in questione», aggiunge il Deputato.
«La procedura, a oggi, è sospesa, proprio a seguito del già citato parere contrario del Parco del Serio: ebbene, se lo studio della FLA fosse approvato così com’è, verrebbe automaticamente a cadere la causa del blocco, poiché in ballo vi è la realizzazione di un’opera che prevede un impatto consistente all’interno di una riserva naturale, intervento che va contro le ragioni per cui fu istituita la riserva stessa; sarebbe opportuno, a seguito di questi rilievi, posticipare la decisione a dopo che la procedura di Autorizzazione Unica sarà conclusa con un rigetto dell’istanza», sottolinea Bordo.
«Come sostengono i cittadini riuniti nel Comitato a tutela della Riserva Menasciutto, anche da parte mia corre il dovere di ricordare che le perimetrazioni attuali degli habitat della Palata Menasciutto sono in vigore da prima del citato Accordo di Programma, sottoscritto a luglio 2008 dal Parco del Serio, che prevedeva la costruzione di tre centrali idroelettriche sul fiume Serio (tra cui quella del Menasciutto). Inoltre, l’area in questione si trova all’interno di una riserva naturale regionale, i cui vincoli erano e rimangono pienamente validi, in quanto riserva regionale», aggiunge il parlamentare, affiancandosi ai cittadini e al Comitato di tutela.
«Insomma, in questo contesto, con tutti i vincoli esistenti e una procedura di Autorizzazione Unica in corso, mi pare del tutto inopportuno che venga adottato da Regione Lombardia lo studio della FLA», conclude Franco Bordo, sollecitando l’Assessore Terzi.
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On. Franco Bordo Deputato della Repubblica Italiana per Articolo Uno Movimento Democratico Progressista