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GAS: ISRAELE SCOPRE IL TERZO GIACIMENTO

| Scritto da Redazione
GAS: ISRAELE SCOPRE IL TERZO GIACIMENTO

La piattaforma Kadish individua 3 Trilioni di piedi cubi di oro blu utili per rafforzare l'indipendenza energetica israeliana. Le esportazioni di gas in Europa, tramite la Turchia, destinate ad aumentare grazie al ruolo degli USA
Prezzi competitivi, sicurezza energetica, indipendenza dall'estero e consolidamento della posizione del mercato internazionale del gas. Nella giornata di mercoledì, 15 Maggio, Israele ha scoperto un giacimento di 2 trilioni di piedi cubi di gas presso la piattaforma Karish, al largo delle coste israeliane nel Mar Mediterraneo.
Come riportato da Natural Gas Asia,  il giacimento consente ad Israele di diminuire i costi della bolletta energetica per il mercato interno e le importazioni di gas dall'estero.
Il Karish è il terzo giacimento di gas scoperto da Israele negli ultimi anni; nel 2009, sempre nel Mar Mediterraneo, il giacimento Tamar è stato scoperto, seguito, nel 2010, dal Leviathan.
L'avvio dello sfruttamento del Tamar, e quello programmato più tardi del Leviathan, permetteranno ad Israele di avviare le esportazioni di gas in Unione Europea, garantendo all'UE una fonte di approvvigionamento di gas alternativa a Russia ed Algeria.
Il progetto di esportazione del gas israeliano in Europa è stato reso possibile grazie al rappacificamento con la Turchia, dopo una lunga crisi diplomatica, fortemente voluto dal Presidente USA, Barack Obama.
Israele ha progettato la realizzazione di un gasdotto per veicolare il gas dei giacimenti del Mar Mediterraneo in Turchia.
I gasdotti del Corridoio Meridionale -TANAP, Nabucco e TAP- veicoleranno poi il gas israeliano in Unione Europea attraverso la penisola anatolica.
Russia, Siria e Giordania contrarie alle esportazioni di gas israeliano in UE
Il progetto, sostenuto da Israele, Turchia e dall'Unione Europea, ha incontrato l'opposizione di Giordania, Siria e Russia.
Il Cremlino ha espresso preoccupazione per la realizzazione di un disegno destinato a diminuire l'egemonia di Mosca nel mercato UE dell'energia.
Gas e gasdotti sono i mezzi di cui finora la Russia si è servita per realizzare nel Vecchio Continente scopi di natura squisitamente politica, come il controllo economico dell'Europa Orientale, e il contrasto all'allargamento dell'UE nel Mondo ex-sovietico.

Matteo Cazzulani
Free lance journalist and energy deals consultant m.cazzulani@gazeta.pl

17.5.13

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