I BAMBINI (NON) GIOCANO ALLA GUERRA, POESIA DI BERTOLT BRECHT
Bertolt Brecht (1898-1956) nacque in Baviera ed esordì come autore-attore a Monaco, rivelando una vena creativa influenzata dall’Espressionismo
I bambini giocano alla guerra.
È raro che giochino alla pace
perché gli adulti
da sempre fanno la guerra,
tu fai “pum” e ridi,
il soldato spara
e un altro uomo
non ride più.
È la guerra.
C’è un altro gioco
da inventare:
far sorridere il mondo,
non farlo piangere.
Pace vuol dire
che non a tutti piace
lo stesso gioco,
che i tuoi giocattoli
piacciono anche
agli altri bimbi,
che spesso non ne hanno
perché ne hai troppi tu,
che i disegni degli altri bambini
non sono dei pasticci,
che la tua mamma
non è solo tutta tua,
che tutti i bambini
sono tuoi amici.
E pace è ancora
non avere fame
non avere freddo
non avere paura.
Bertolt Brecht
Bertolt Brecht (1898-1956) nacque in Baviera ed esordì come autore-attore a Monaco, rivelando una vena creativa influenzata dall’Espressionismo. Nel 1928 ebbe grande successo con la rappresentazione dell’Opera da tre soldi, rifacimento del dramma popolare inglese “Beggar’s Opera” di John Gay. Critico nei confronti della società del suo tempo, quando salì al potere il nazismo fu costretto a fuggire dalla Germania. Peregrinò per anni attraverso molti Paesi per poi stabilirsi negli Stati Uniti. Alla fine del conflitto mondiale, tornò a Berlino dove fondò la ‘‘Berliner Ensemble’’, destinata a diventare una delle più affermate compagnie teatrali dell’epoca.