Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 23.16

I BAMBINI (NON) GIOCANO ALLA GUERRA, POESIA DI BERTOLT BRECHT

Bertolt Brecht (1898-1956) nacque in Baviera ed esordì come autore-attore a Monaco, rivelando una vena creativa influenzata dall’Espressionismo

| Scritto da Redazione
I BAMBINI (NON) GIOCANO ALLA GUERRA, POESIA DI BERTOLT BRECHT

I BAMBINI (NON) GIOCANO ALLA GUERRA, POESIA DI BERTOLT BRECHT

Bertolt Brecht (1898-1956) nacque in Baviera ed esordì come autore-attore a Monaco, rivelando una vena creativa influenzata dall’Espressionismo

I bambini giocano alla guerra.

È raro che giochino alla pace

perché gli adulti

da sempre fanno la guerra,

tu fai “pum” e ridi,

il soldato spara

e un altro uomo

non ride più.

È la guerra.

C’è un altro gioco

da inventare:

far sorridere il mondo,

non farlo piangere.

Pace vuol dire

che non a tutti piace

lo stesso gioco,

che i tuoi giocattoli

piacciono anche

agli altri bimbi,

che spesso non ne hanno

perché ne hai troppi tu,

che i disegni degli altri bambini

non sono dei pasticci,

che la tua mamma

non è solo tutta tua,

che tutti i bambini

sono tuoi amici.

E pace è ancora

non avere fame

non avere freddo

non avere paura.

Bertolt Brecht

Bertolt Brecht (1898-1956) nacque in Baviera ed esordì come autore-attore a Monaco, rivelando una vena creativa influenzata dall’Espressionismo. Nel 1928 ebbe grande successo con la rappresentazione dell’Opera da tre soldi, rifacimento del dramma popolare inglese “Beggar’s Opera” di John Gay. Critico nei confronti della società del suo tempo, quando salì al potere il nazismo fu costretto a fuggire dalla Germania. Peregrinò per anni attraverso molti Paesi per poi stabilirsi negli Stati Uniti. Alla fine del conflitto mondiale, tornò a Berlino dove fondò la ‘‘Berliner Ensemble’’, destinata a diventare una delle più affermate compagnie teatrali dell’epoca.

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