Il caso Una petizione per liberare Nasrin Sotoudeh (di Emanuele Di Nicola)
Avvocato dei diritti umani in Iran, è stata condannata a 38 anni di carcere e 148 frustate. La mobilitazione di Amnesty International per il rilascio immediato. La donna ha recitato in Taxi Teheran di Jafar Panahi: “Così piegano i dissidenti”. La sequenza
Trentotto anni di carcere e 148 frustate. La sentenza più dura registrata contro un difensore dei diritti umani in Iran negli ultimi anni, secondo Amnesty International. È la pena inflitta da una corte di Teheran a Nasrin Sotoudeh, avvocato per i diritti umani in Iran, condannata per una serie di accuse: “propaganda contro lo Stato”, “collusione contro la sicurezza nazionale”, “istigazione alla corruzione e alla prostituzione” e per “essere apparsa in pubblico senza hijab”, il velo che copre la testa delle donne.
È il più famoso avvocato del Paese. Vincitrice del premio Sakharov del Parlamento europeo nel 2012, braccio destro della premio Nobel per la Pace Shirin Ebadi, da anni è impegnata per difendere i diritti civili su tutto il territorio iraniano. L’arresto è arrivato a giugno 2018, a cui è seguita la condanna in contumacia a cinque anni di reclusione da parte del tribunale rivoluzionario di Teheran, con l’accusa di spionaggio.
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