Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 08.05

Il sogno americano guidato dalle donne |Isa Maggi (Stati generali delle Donne)

Un lavoro durato anni, quello delle donne,svolto nelle piazze a fianco delle minoranze e soprattutto a fianco del #metoo che lì è nato e poi diffuso in tutto il mondo. Già nelle elezioni di Midterm del 2018 le donne erano riuscita ad entrare in politica con una forte rappresentanza nel Parlamento.

| Scritto da Redazione
Il sogno americano guidato dalle donne  |Isa Maggi (Stati generali delle Donne)

Il sogno americano guidato dalle donne  |Isa Maggi (Stati generali delle Donne)

Le donne hanno dato un forte impulso al cambiamento nelle elezioni Usa2020, si sono in massa mobilitate per favorire l'ascesa di Biden alla Casa Bianca e insieme alle donne elette al Congresso nel 2018 saranno in grado di ridare unità, dignità e rimettere al centro il lavoro, la salute, l'ecologismo e il multilateralismo, dagli accordi di Parigi agli accordi con l'Iran.

Un lavoro durato anni, quello delle donne,svolto nelle piazze a fianco delle minoranze e soprattutto a fianco del #metoo che lì è nato e poi diffuso in tutto il mondo. Già nelle elezioni di Midterm del 2018 le donne erano riuscita ad entrare in politica con una forte rappresentanza nel Parlamento.

Ayanna Pressley è stata la prima donna nera eletta alla Camera nel Massachusetts in uno Stato composto per l’80% da bianchi. Quando aveva vinto le primarie , aveva detto: «Questi tempi chiedono di più ai nostri leader e al nostro partito, un approccio al governo audace, intransigente e senza paura. Non è sufficiente per vedere i democratici di nuovo al governo, ma è importante che ci siano quei democratici»

Rashida Tlaib, una delle due donne musulmane elette è stata la prima donna palestinese-americana a entrare nel Congresso. Candidata in un distretto democratico in Michigan, Tlaib ha impostato la sua campagna congressuale sull'assistenza sanitaria per tutti, sull'introduzione di un salario minimo di 15 dollari e l’abolizione dell’Ice, l’agenzia federale che controlla l’immigrazione negli Usa.

Sharice Davids è stata la prima donna nativa americana eletta nel Congresso e la prima deputata lebsbica del Kansas. Cresciuta da una madre single veterana dell’esercito, Davids ha battuto il deputato repubblicano Kevin Yoder, eletto in quel seggio dal 2011. Fa parte della tribù Ho-Chunk del Wisconsin.

Eletta per i Repubblicani, Marsha Blackburn è stata la prima donna a vincere in Tennessee, nonostante i colleghi del suo stesso partito l’avessero scoraggiata dal candidarsi. Blackburn aveva definito “maiali sessisti” chiunque pensasse che lei non potesse vincere. In campagna elettorale, la neo-senatrice aveva detto che il suo avversario, l’ex governatore democratico Phil Bredesen, aveva fallito nel gestire l’aumento di casi di molestie sessuali sul lavoro.

Un gruppo nutrito di donne dunque già nei due rami del Parlamento dal 2018, ben 126. Donne preparate, determinate e soprattutto convinte che è arrivato il momento del cambiamento.

Stacey Abrams,aveva perso le elezioni da governatrice della Georgia due anni fa, ma ha continuato la battaglia per i diritti al voto delle minoranze riuscendo a registrare 800 mila elettori in queste elezioni 2020,determinando cosi il successo di Joe Biden in uno stato repubblicano da ventotto anni come la Georgia.

Kamala Harris senatrice per lo stato della California a partire dal 2017 è stata scelta da Biden lo scorso agosto come candidata vicepresidente in vista delle elezioni presidenziali e ha da allora immaginato di ridare agli Usa “ la vera anima di una nazione” mettendo al centro la lotta per la parità, la giustizia sociale e razziale, la dignità, il diritto alla sanità. Sarà la prima donna e prima afroamericana ad essere la vicepresidente degli Stati Uniti. Ex procuratrice di San Francisco prima e della California poi ( e anche in questo campo è la donna dei primati) Harris ha conquistato un seggio in Senato nel 2016, proprio l'anno della vittoria di Donald Trump. E a Trump aveva subito dichiarato guerra, non ritenendolo adatto alla 'sua' America di milioni di donne e di minoranze.

La sua grinta e le sue capacità si sono messe in mostra proprio grazie al duro scontro con Joe Biden, per il quale si rivela durante le primarie una delle rivali più agguerrite: molti ricordano  l'aspro confronto fra i due nel corso di uno dei dibattiti. Harris ha rinfacciato a Biden di essersi compiaciuto della collaborazione con due senatori segregazionisti negli anni '70 e ha anche raccontato all'America di conoscere una ragazzina nera che per fortuna era potuta andare in una scuola migliore grazie a un servizio di scuolabus per le minoranze che vivevano nei quartieri più disagiati, servizio al quale il senatore Biden si era opposto. "Quella ragazzina ero io", ha rivendicato con orgoglio.

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Il paese è diviso esattamente a metà e da un lato la pandemia e dall'altro la violenza generano uno stato di paura.

Quando la situazione si fa difficile le donne sanno come cavarsela, adesso tocca alle donne negli Stati Uniti rimettere mano alla sanità, attivare subito misure per il Covid, riprendere i negoziati per i cambiamenti climatici, attivare una politica estera basata sul multilateralismo.

E finalmente cercare di risolvere la questione dei venditori di armi e di morte.

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Isa Maggi (Stati generali delle Donne)

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