Indagine epidemiologica condotta dall'ATS Valpadana Nessuna novità dal convegno in Fiera
Nessuna vera novità al Convegno sull'aria alla Fiera di Cremona per quanto riguarda l'indagine epidemiologica condotta dall'ATS Valpadana.
I due relatori si sono concentrati sul cambio della modellistica utilizzata visto che hanno giudicato "insufficienti i primi dati dello studio".
Studio che in realtà lo stesso Osservatorio aveva iniziato quasi 5 anni fa e che, dopo il pensionamento anticipato del suo responsabile dott. Ricci, sembra ricominciare dall'inizio.
E infatti i nuovi responsabili hanno annunciato che le "griglie" territoriali di analisi sugli effetti dell'inquinamento sulla popolazione cremonese passano da una "griglia" troppa ampia di 4 km a griglie più ridotte di 1 km e poi a celle ancora più piccole di 50 metri per lato: cioè il nuovo modello di studio sulle malattie causate dall'inquinamento intenderà prendere in considerazione 28.000 celle, cioè micro-griglie di 2/3 abitanti per cella.
E poi? E poi basta. Per adesso sappiamo che l'Osservatorio epidemiologico dell'ATS Valpadana ha individuato un nuovo modello di analisi dei dati. Punto.
Nessuna indicazione se questa nuova impostazione confermerà o meno come maggiori fonti di inquinamento specifiche per il territorio cremonese quelle individuate 5 anni fa: inceneritore San Rocco, acciaieria Arvedi, autostrada Pc-Cr-Bs.
Red/welcr/mp
cremona 7 ottobre 2022