Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 07.12

Intervista ad una donna immigrata in Italia

Questa mamma ci racconta la sua esperienza, con punti di vista forse non sempre tenuti in considerazione da chi non ha mai provato l'immigrazione

| Scritto da Redazione
Intervista ad una donna immigrata in Italia

Ciao, raccontami di te!

Ciao, sono una mamma lavoratrice di 39 anni, ho 2 bambini una di 8 e uno di 18 anni, vivo in Italia con mio marito da più di 16 anni.

Parlami in breve del tuo paese

Il mio paese d’origine è uno stato ex-sovietico ed ha grandi problemi, tra cui una corruzione ampiamente diffusa e soprattutto delle difficoltà socio-economiche veramente gravi, anche la mentalità degli abitanti è molto chiusa. E' un paese veramente ricco di tradizioni che sono spesso ignorate dalla comunità europea ma sono stupende.

Cosa ti ha spinto a lasciare il tuo Paese? 

Sono andata via per cercare di migliorare le condizioni di vita, mie, di mio marito e del mio bambino.

Quando sei andata via?

Sono partita nel Maggio del 2005, mio marito era già qua da 6 mesi.

Qual è stata la cosa più difficile?

Prendere la decisione di separarmi da mio figlio, rimasto con i nonni per 4 anni, ed anche lasciare tutti gli altri miei familiari ed amici d’infanzia.

Che tipo di persone sono quelle che decidono di affrontare questo viaggio?

Sono persone coraggiose, ma sono sicuramente pazze o veramente disperate, credo prevalga quest’ultima opzione.

Perché hai scelto l'Italia tanti anni fa?

Sinceramente ho scelto l’italia perché non ho avuto altra scelta, si andava dove si aveva qualche aggancio: mia sorella era già immigrata qua da qualche tempo.

Ritorneresti nel tuo paese? Come mai?

Prima volevo tornare anzi era il mio piano, adesso no. Questo perchè all’inizio ho cominciato tutto da zero e non è mai facile dar vita a qualcosa di nuovo, con gli anni tutto diventa più normale, mi sono integrata, anche i punti di vista e le abitudini sono cambiate: siamo praticamente stati adottati da questa terra.

Potendo tornare indietro rifaresti la stessa scelta?

Penso di sì.

Cosa ti manca più del tuo paese?

La famiglia, la casa dove sono cresciuta.

Come ti trovi quando torni nel tuo paese?

Sono sicuramente molto serena ma allo stesso tempo ho voglia di tornare in italia perché ormai la mia terra d’origine non mi riconosce più e io stessa non mi ci riconosco più.

Ti senti più una straniera in Italia o nel tuo paese?

Nel mio paese, in realtà non mi sento straniera ma bensì diversa.

Per il futuro dei tuoi figli,vuoi qualcosa di diverso da quello che hai avuto tu vivendo in ...?

Certo, prima di tutto gli auguro di trovare un posto sereno dove essere soprattutto felici sani, perchè nel mio paese non sempre c’è la sicurezza sanitaria e spero abbiano più opportunità di quelle che ho avuto io e di non dover prendere decisione forzate come la mia: dopo aver studiato ed essermi laureata sono praticamente stata costretta a partire, la mia laurea e i miei sacrifici qua non hanno avuto più nessuno valore.

Che cosa significa decidere di trasferirsi definitivamente all’estero?

E’ una scelta molto importante e sofferta ma lo si fa per migliorare sia economicamente che intellettualmente ed ovviamente fare nuove esperienze

Consiglieresti ad un giovane di oggi di intraprendere il tuo stesso percorso?

Sì ma non come l’ho fatto io, magari partendo con l’idea di studiare e lavorare per poter avere una formazione al livello europeo e così trovare un buon posto di lavoro





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