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La città di Casalmaggiore è stata scelta come destinazione di settembre su Vikivoyage.

Casalmaggiore è una città della Lombardia. Importante centro della Bassa lombarda, ha sviluppato su una tradizionale vocazione agricola un buon tessuto artigianale, industriale, commerciale e del settore terziario

| Scritto da Redazione
La città di Casalmaggiore è stata scelta come destinazione di settembre su Vikivoyage. La città di Casalmaggiore è stata scelta come destinazione di settembre su Vikivoyage.

Da sapere Riveste da sempre il ruolo di piccola capitale, centro di servizi, di commercio e di occupazione per i comuni vicini, che costituiscono il territorio Casalasco. È omogeneo con la vicina Viadana e il suo territorio (Viadanese), con cui forma l'area comprensoriale Oglio Po casalasco viadanese, abbracciata dai due fiumi che le danno il nome.

Cenni geografici La città si trova al centro della Pianura Padana, sulla sponda sinistra del fiume Po, e si sviluppa lungo i poderosi argini che imbrigliano il corso del fiume. È uno dei pochi centri urbani che si affacciano direttamente sul Po, senza terreno golenale fra il fiume e l'abitato. Dista 45 chilometri da Cremona, 40 da Mantova, 20 da Parma, città con la quale ha maggiori affinità.

Quando andare  Le stagioni climatiche migliori sono sicuramente la primavera e il primo autunno. L'autunno inoltrato è spesso nebbioso, l'inverno è rigido, l'estate afosa; insomma un clima continentale.

Cenni storiciIl territorio di Casalmaggiore ha restituito reperti dell'Età del Bronzo localizzati in due siti archeologici, presso il Santuario della Madonna della Fontana, e presso l'argine del Po e la Chiesa della frazione di Fossacaprara. Ciò testimonia che la zona, pur paludosa, era abitata nelle aree più elevate. I ritrovamenti di epoca romana, che pure si sono avuti nelle epoche passate, non sono stati tali da poter affermare con certezza che esistesse un insediamento urbano organizzato, anche se la zona fu sicuramente interessata quantomeno ad insediamenti militari romani. La testimonianza più antica ricordata dagli storici è una iscrizione datata 585 che si trovava nella perduta chiesa di San Giovanni Battista, che sorgeva nell'isolato ora chiamato Isolabella, e che fu la prima chiesa parrocchiale della città. Casalmaggiore compare per la prima volta in un documento scritto, una permuta di terreni, nell'anno 878. Intorno al Mille Casalmaggiore è dominato dagli Estensi, che in considerazione della sua posizione strategica sul Po lo fortificano: il solo ricordo che ne rimane è il Torrione Estense.

Dopo la dominazione di Matilde di Canossa, poi dell'imperatore Enrico V, Casalmaggiore e il suo territorio passano alternativamente dai Milanesi ai Veneziani, ai Gonzaga, con cacciate e ritorni dei vari dominatori. La città tuttavia si crea una buona autonomia, sancita nel '400 da tutta una serie di privilegi che la porteranno all'indipendenza da Cremona, in quanto Terra Separata (1427) dello Stato di Milano. La comunità era inoltre dotata di propri Statuti, autorizzati di volta in volta dagli Stati dominanti (Venezia, Milano), redatti in forma scritta nel 1424, riproducenti leggi e consuetudini di tradizione orale che venivano applicate anche in passato. Il territorio soggetto alla giurisdizione di Casalmaggiore comprendeva le ville di: Agoiolo, Vicobellignano, Vicoboneghisio, Camminata, Cappella, Gambalone, Motta San Fermo, Villanova, Breda Azzolini, Brugnolo, Rivarolo del Re, Vicomoscano, Fossacaprara, Roncadello, Casalbellotto, Quattrocase e Valle.

Le infeudazioni del '500 (ad Arturo Goffier, Gran Maestro di Francia da parte di Francesco I re di Francia; al marchese Ludovico Gonzaga dall'imperatore Massimiliano I; al marchese Tommaso Giovanni Marini; alla casa d'Avalos di Aragona) e del '600 alla Casa Salvaterra da parte della Camera Regia di Milano (1649 - 1717) furono sempre avversate dalla Municipalità e dal Consiglio dei decurioni, che promossero svariate cause contro le infeudazioni, lesive dei privilegi concessi nel tempo dalle varie dominazioni, fino ad ottenere il riscatto dalle infeudazioni dietro esborso di ingenti somme di denaro.

Negli ultimi anni del 1600 Giovanni Luca Spinola, Grande di Spagna e Duca di San Pietro instaurò una trattativa con la Corte di Spagna per ottenere la Signoria di Casalmaggiore e del suo territorio; si sarebbe insomma costituito uno Stato casalasco. Casalmaggiore offrì alla Corte di Madrid il pagamento di una elevatissima somma per evitare di essere sottoposto ad un Signore, perdendo così la propria autonomia amministrativa; la Corte spagnola accettò l'offerta e il progetto non fu mai realizzato.

Antiche province lombarde Il punto più elevato di autonomia e di riconoscimenti fu toccato durante la dominazione austriaca in Lombardia. Nel 1754 Maria Teresa d'Austria concesse a Casalmaggiore il titolo e il rango di Città, Giuseppe II il titolo di Città Regia, infine il ruolo di Capoluogo di Provincia nel 1787- Nella Lombardia Austriaca i capoluoghi di provincia erano otto: Milano, Como, Varese, Pavia, Lodi, Cremona, Casalmaggiore, Mantova. Provincia di Casalmaggiore Con l'invasione napoleonica Casalmaggiore perse il rango di capoluogo provinciale, entrando nella provincia di Cremona, di cui fa ancora parte. Con l'unità d'Italia fu capoluogo di Circondario e sede di Sottoprefettura, fino all'abolizione di tale istituzione in tutto il territorio nazionale.

Come orientarsi Cuore pulsante della città e punto di partenza per la visita ai suoi monumenti può essere Piazza Garibaldi, dove si può parcheggiare a pagamento, come pure nelle adiacenti vie centrali. Un capiente parcheggio libero si trova al Lido Po, a cinque minuti a piedi dalla Piazza, nella golena attrezzata che fronteggia il centro cittadino. I punti di interesse si possono comodamente raggiungere tutti a piedi. Solamente il Santuario della madonna della Fontana e la chiesa di Santa Maria dell'Argine necessitano dell'uso dell'auto. Tuttavia se non si è pressati dal tempo a disposizione, soprattutto in primavera o in una bella giornata d'autunno può risultare molto piacevole recarvisi a piedi con una passeggiata di non più di mezz'ora lungo un viale alberato per il Santuario e sull'argine del Po per Santa Maria.

Fonte : Pro-Loco Casalmaggioe e Vikivoyage.

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