LA LIBIA (e l'AFRICA) DELL'IMPERDONABILE GHEDDAFI.
di Tonino D'Orazio
Sempre difficile scrivere o addirittura pensare in presenza di un flussi di informazioni sempre più pilotati.
E a senso unico. La sporca e strana guerra in Libia. Adesso che di nuovo siamo arrivati alla “Taglia sulla testa di Gheddaffi, 'vivo o morto'” senza un intervento chiaro del Tribunale Penale Internazionale, ora che la “guerra” è quasi finita forse c’è qualcos’altro da dire senza incorrere nella condizionata vox populi.
Meglio morto. Quanti uomini politici, soprattutto europei, verrebbero convocati all’Aja per rendere conto dei loro rapporti con il leader libico?
La borsa vola e le nostre ditte potranno ricostruire tutto quello che il nostro esercito, insieme agli amici della Nato, hanno distrutto con i bombardamenti adeguati e mirati.Che bellezza !
In una intervista a Democracy Now, il gen. Wesley Clark racconta come l'attacco alla Libia fosse già stato previsto dai vertici militari USA subito dopo l'11 settembre. Perché ?
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