Sabato, 27 aprile 2024 - ore 10.02

La Meloni esternalizza l'immigrazioni migranti / Vincenzo Montuori (CR)

Dopo l'Albania è andata in Egitto

| Scritto da Redazione
La Meloni esternalizza l'immigrazioni migranti / Vincenzo Montuori (CR)

La premier Meloni è partita per l’ennesima missione nel NordAfrica, per trattare la questione migranti con i paesi da cui partono masse di uomini, donne e bambini per l’Italia e per l’Europa. Questa volta è andata in Egitto, accompagnata come altre volte dalla presidente della Commissione europea, von der Layen, la quale sta facendo una campagna elettorale per la riconferma abbastanza spregiudicata, come si evince anche dalle critiche di Bruxelles, per ottenere l’appoggio anche dei conservatori in vista della nomina. La missione in Egitto, come quelle in Tunisia, in Libia e, in certa misura anche in Albania, si può definire come la esternalizzazione del problema “migranti”: io Unione Europea subappalto la gestione del problema, dietro il pagamento di una montagna di soldi (si parla di sette miliardi di euro all’Egitto), ai paesi esterni e voi mi tenete i migranti fuori dall’Europa, come era stato fatto con l’accordo apripista con la Turchia firmato alcuni anni fa da Erdogan e dalla UE. Quali i risultati di questi accordi? Pressoché nulli: quei Paesi hanno incamerato i soldi e non hanno fatto nulla per risolvere decentemente la questione, limitandosi ad attrezzarsi, a spese nostre, con mezzi militari e quant’altro e relegando i migranti, che non ce l’hanno fatta a sbarcare in Italia e altrove, in veri e propri campi di concentramento. Ora, a parte le considerazioni etiche che fanno di questi accordi una materia molto discutibile (ma questo non interessa quasi a nessuno dei leader politici non solo italiani ma anche europei), è palese che il sistema, così com’è congegnato, non funziona. E allora mi chiedo: tutti i miliardi impiegati nelle operazioni di respingimento non si potrebbero convertire in operazioni di soccorso capillare come accadeva ai tempi della missione “Mare Nostrum”, grazie alla quale si riusciva a recuperare molte più persone di quanto accada adesso? Usare tutti questi soldi per tali operazioni e per integrare nei vari Paesi europei i migranti non solo africani ma anche asiatici non sarebbe, oltre che più eticamente responsabile, anche più vantaggioso nel medio e lungo termine? Non è un’ipotesi di scuola, perché la stessa Germania, alcuni anni fa, ha realizzato un’operazione simile, accogliendo e integrando centinaia di migliaia di siriani in fuga dal regime di Assad e, più recentemente, ha fatto lo stesso per migliaia e migliaia di ucraini in fuga dal conflitto con la Russia. Ripeto: non si tratta di bontà ma di intelligenza politica; ma, fermi tutti, tra qualche mese si vota per le Europee, e quindi, bisogna dar fiato alle trombe. I migranti? Hanno aspettato fino ad oggi le nostre decisioni; aspetteranno ancora.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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