La nostra AEM che fine farà ? di Giorgino Carnevali (Cremona)

Chissà, solo il tempo, che a volte sa essere anche galantuomo, confermerà o meno la bontà delle ricadute che la decisione assunta dal consiglio comunale, in lunga seduta, avrà su servizi essenziali per i cittadini (inceneritore permettendo!). Il 51% di Linea Group è passato di mano. A2A esulta (vorrei ben vedere!). Il Comune di Cremona passerà in netta minoranza (forse gli avranno lasciato un pezzetto di cuore, un residuo d’infanzia, ma terrà duro). Non so i miei concittadini come l’avranno presa. Tuttavia lungi da me proferire malignità, tipo: «Beh, l’avranno presa….!». Ma non era nelle mie intenzioni. Così sia detto, così sia scritto, così sia fatto. Amen. Una considerazione a margine. Che codesta lagnosa operazione a qualcuno sarà interessata (perlomeno)? Nutro fortissimi dubbi. E' buffo da dire... se cisi pensa, ma è così, perché è andata così come è andata. «Cioè?». Una bella domanda, che presupporrebbe una risposta. Ma non ce l’ho! Per certo invece ora so che non saremo più soli, e che avremo quali compagni (!) di viaggio: Lodi, Pavia, Crema, Rovato... e poi ancora Milano, e Brescia e tantissimi altri che si possono evincere sul sito di A2A. A cosa ci è servito prendere venticinque anni tutti di un colpo? Ricordi l’Aem, l’Afm (la farmaceutica), fiori all’occhiello di una virtuosa amministrazione comunale delle quali aziende s’andava orgogliosi? «Io speriamo» che questa scelta non faccia di noi cittadini le persone più infelici della terra. Comunque forza ragazzi, in carrozza, dai...che si riparte (...). Giorgino Carnevali (Cremona)