La "Questione Morale" di R.De Monticelli
Presentato con successo a Cremona "La Questione Morale" di Roberta De Monticelli.
Sabato 29 gennaio 2011: la sala Puerari presso il Museo Civico "Ala Ponzone" di Cremona è gremita in ogni ordine di posti, gente attenta che, anche in piedi, segue per più di due ore la relazione ed il dibattito; colma anche la saletta che funge da atrio d'ingresso: insomma risulta un successo pieno l'incontro organizzato dalla Libreria del Convegno di Cremona per presentare il bel libro di Roberta De Monticelli (Raffaello Cortina Editore) "La Questione Morale".
Il pomeriggio inizia puntualmente alle 17 con il saluto introduttivo di Mario Feraboli, a nome della Libreria Il Convegno, organizzatrice della manifestazione con la collaborazione del Comitato di Studi Mara Soldi Maretti ed il patrocinio del Comune di Cremona.
Prende poi la parola il professor Luca Bagetto, docente associato di Filosofia Teoretica al'Università di Pavia, Facoltà di Musicologia, sede di Cremona.
Ed infine interviene l'autrice, professoressa Roberta De Monticelli, docente di Filosofia della Persona all'Università Vita-Salute San Raffaele, Milano che, poi, a lungo interloquisce con le interessanti domande rivolte da un pubblico attento e partecipe.
Temi della serata: corruzione a tutti i livelli della vita economica, civile e politica, la pratica endemica degli scambi di favori, lo sfruttamento di risorse pubbliche a vantaggio di interessi privati, la diffusa mafiosità dei comportamenti. E una sorprendente maggioranza di italiani che approva e nutre questa impresa. Come siamo giunti alla misera situazione nella quale ci troviamo? Per Roberta De Monticelli il male è antico e affonda in una storia di sudditanze che ancora crea personalità fragilissime dal punto di vista dell'assunzione di responsabilità, mentre le élite intellettuali restano incapaci di interpretare il profondo bisogno di rinnovamento. Contro questo scetticismo etico, il rimedio è difendere la serietà della nostra esperienza morale, smentendo la convinzione che non esista verità o falsità in materia di giudizio pratico, cioè del giudizio che risponde alla domanda: 'che cosa devo fare?'. Anche la politica deve riprendere la via di Socrate.
